La scuola porta con sé dalla nascita una missione educativa e formativa e, come ogni corpo vivo, cioè composto da esseri viventi, ha bisogno di crescere e di rigenerarsi in dialogo costante con l’ambiente che lo circonda.
Qual è l’obiettivo di crescita che oggi si pone la scuola? Se, fino a qualche decennio fa, era sufficiente raggiungere una alfabetizzazione di base, oggi qual è il suo scopo?
Partiamo da un assunto fondamentale: chi presenta Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) non è affetto da una malattia. Infatti, il termine disturbo indica, negli studenti con DSA, un’irregolarità o un disordine nelle funzioni di apprendimento.
I DSA sono, quindi, disturbi del neuro-sviluppo che si manifestano nella capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Queste difficoltà emergono nel periodo della scolarizzazione, e riguardano principalmente:
- Dislessia, cioè la difficoltà di leggere velocemente e correttamente un testo scritto.
- Disortografia, legato alla capacità di scrivere in modo fluente.
- Disgrafia. La fatica dello studente, in questo caso, risiede nell’abilità motoria della scrittura, un po’ come se dovesse impugnare la penna al contrario, cercando di rendere la sua grafia leggibile.
- Discalculia. Questo disturbo compromette l’abilità di usare i numeri, effettuare calcoli e risolvere operazioni matematiche.
Se i disturbi Specifici dell’apprendimento non sono una malattia, allora non è prevista una vera e propria “cura”. Secondo AID, l’Associazione Italiana Dislessia, gli studenti con DSA hanno un diverso funzionamento del cervello, e ciò non impedisce la realizzazione della lettura, scrittura, numerazione o altro.
Quali sono, dunque, gli strumenti e le pratiche per indirizzare l’insegnamento verso altre tipologie di apprendimento? Ne parliamo in questo articolo.
Dopo il ritorno a lavoro del personale docente e non, per chi suona la campanella a questo giro? Per i ragazzi, che stanno gradualmente mettendo nuovamente piede in classe, secondo quanto disposto dalla Regione in cui risiedono. Non è un giorno di festa per molti, ma motivo di preoccupazione per tanti. Il rientro a scuola per gli studenti non è mai facile da affrontare, perché sono quasi trascorsi tre mesi e il distacco rischia di prolungare la fase di reinserimento nelle abitudini quotidiane (sveglia presto al mattino, lezione alla mattina, studio al pomeriggio).
Dal punto di vista degli insegnanti, le prime settimane sono un periodo delicato, in cui il compito principale consiste nell’accoglienza scolastica. Il grosso del lavoro è concentrato in attività per creare un clima sereno e collaborativo, in cui gli alunni si ritrovano dopo tanto tempo o si conoscono per la prima volta.
In un precedente articolo avevamo parlato di alcune pratiche utili per gli insegnanti per affrontare al meglio la ripresa della didattica. In questo, invece, troverai pratiche ed esercizi utili per attraversare il rientro a scuola e riportare i tuoi studenti nell’ecosistema dell’educazione.
I bambini della scuola primaria riescono a mantenere la concentrazione per 15 minuti al massimo, mentre in età adolescenziale questa soglia arriva a 30-45 minuti, un tempo comunque inferiore alla durata della canonica “ora” di lezione. Catturare l’attenzione dei propri studenti è diventata una vera impresa.
L’impostazione didattica in cui c’è un docente che spiega e una classe che ascolta è un modello che sta gradualmente perdendo di efficacia.
Come fare a rendere le proprie spiegazioni più partecipate dall’inizio alle fine? Una soluzione potrebbe essere sperimentare una o più metodi alternativi alla classica lezione.
Le strategie didattiche sono numerose ma in questo articolo vogliamo presentarvene cinque, tutte da provare!
Quanto sono importanti il divertimento e la gamification nell’apprendimento? Nonostante le numerose scoperte scientifiche dell’ultimo secolo, in molti ancora tendono a credere che il gioco non sia un elemento fondamentale nell’insegnamento.
Gamification e interattività, invece, si rivelano fondamentali per imparare volentieri i concetti nuovi e per questo vengono proposte in molte scuola da vari insegnanti. Ma quali sono, esattamente, i benefici di questo tipo di insegnamento? E come creare esercizi gamificati?
Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano poco più di due settimane e poi sarà di nuovo Natale.
Strade e negozi si trasformano – con luci e addobbi – contribuendo a creare un’allegra atmosfera di gioiosa attesa. Tutti sono alla ricerca del dono perfetto da mettere sotto l’albero.
Per il terzo anno consecutivo la nostra redazione ha selezionato per voi oltre 20 idee per aiutarvi a scegliere dei regali originali e allo stesso tempo divertenti (qui trovate le nostre proposte del 2018 e del 2017).
Filosofia, dal greco phileîn “amare” e sophía “sapienza”: “amore del sapere”. Ma che cos’è il sapere? Che cosa significa amarlo? E soprattutto: qual è il senso della filosofia oggi, per noi e per i nostri ragazzi?
In questo post vi segnaliamo alcune risorse che speriamo possano aiutarvi a far apprezzare ai vostri studenti il valore di questa disciplina.
Le luci colorate, i biscottini allo zenzero nel forno, le note di Jingle Bells nell’aria: ci siamo, è quasi Natale! Tra le tante delizie di questo periodo dell’anno, quella più di tutte attesa con trepidazione da grandi e piccini è sicuramente il momento dello scarto dei regali… voi vi siete già organizzati?
Sia che vogliate acquistare giochi didattici per la classe insieme ai genitori, sia che siate in cerca di proposte educative interessanti per i vostri figli in età scolare, la nostra redazione ha stilato per voi una lista di idee regalo per un Natale in cui divertirsi allenando la mente!
Ecco quindi le migliori attività ludiche e letture selezionate da bSmart e già suddivise per grado scolastico… scegliete quelle che fanno al caso vostro! Leggi tutto
Natale è ormai alle porte: in questi giorni è bene cominciare a pensare ai regali da mettere sotto l’albero! In molte scuole è diventata ormai tradizione per gli insegnanti organizzare, insieme ai genitori, l’acquisto di giochi didattici per gli studenti in occasione delle festività natalizie.
Perciò abbiamo stilato una “lista dei desideri” con 10 (+1) tra le migliori proposte di attività ludiche a scopo educativo, da proporre a bambini e ragazzi per usare il tempo di svago dell’intervallo in modo costruttivo, o da utilizzare come spunto per iniziative didattiche alternative.
Una risorsa interessante anche per quei docenti che sono alla ricerca di regali per i propri figli in età scolare!
Per una consultazione più agevole, abbiamo già suddiviso le proposte per grado scolastico… a voi la scelta!
GLI ULTIMI COMMENTI