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Sai bene quanto sia stimolante vedere i tuoi studenti immergersi in un libro. E allo stesso tempo, quante siano le distrazioni che li allontanano dalla lettura, a partire dallo smartphone.

Gli ultimi dati dell’Osservatorio Kids di AIE (Associazione Italiana Editori), presentati recentemente alla Bologna Children’s Book Fair raccontano un panorama sorprendente: da un lato, i bambini e i ragazzi tra 0 e 14 anni dichiarano quasi tutti di aver sfogliato o letto almeno un libro nell’ultimo anno, dall’altro il tempo che dedicano realmente a questa attività è limitato.

Vediamo cosa emerge dai dati e come puoi, in qualità di docente, far avvicinare ancora di più giovani al piacere della lettura.

Una panoramica sul mercato del libro per bambini e ragazzi

Gli editori italiani continuano a investire fortemente nel settore dell’editoria per l’infanzia e l’adolescenza. Il mercato 2024 ha raggiunto i 276,8 milioni di euro, comprensivi di 18,6 milioni derivanti dai fumetti per bambini e ragazzi. Anche se, rispetto al 2023, si registra una flessione leggera dello 0,4%, il totale resta comunque in crescita di oltre 50 milioni di euro rispetto a cinque anni fa. I libri specifici per la fascia 0-5 anni sono quelli che trainano di più il mercato, con un aumento del 9,2% a valore e con un peso complessivo che tocca il 53,7% del totale.

In sostanza, nel giro di pochi anni l’offerta di titoli per i più piccoli è esplosa. Proposte tattili (libri di stoffa o con materiali sensoriali), cartonati con grandi illustrazioni, albi illustrati di qualità: sono tutti strumenti fondamentali per attirare la curiosità dei bimbi nella primissima infanzia, in età ancora prescolare.

Cosa dicono i dati? Il 99% dei più giovani legge, ma poco

Ragazzi immersi nella lettura dei libri

Secondo l’Osservatorio, il 99% la fascia della popolazione più giovane (0-14 anni) ha avuto un contatto con il libro (o un contenuto editoriale) nell’ultimo anno: libri tattili, cartacei, e-book, audiolibri, app dedicate alla lettura e piattaforme di narrazione social.
Questa cifra, altissima, mostra come i genitori prima e gli insegnanti poi rivestano un ruolo importantissimo nell’avvicinamento dei più giovani alla lettura.

Se si approfondisce meglio il dato, però, emerge uno scenario che fa riflettere: il 70% dei bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni risulta essere un lettore occasionale, cioè con un massimo di sei libri letti in un anno. Questa è la prima contraddizione che salta all’occhio: da un lato tantissimi “lettori” dichiarati, dall’altro una media effettiva di libri letti piuttosto bassa.

Ma c’è un altro dato che racconta molto bene la competizione con le attività digitali: i bambini e i ragazzi dedicano in media 1 ora e 55 minuti a settimana alla lettura di libri (addirittura meno di un’ora e mezza nella fascia 10-14 anni), mentre ne trascorrono 7 ore e 6 minuti davanti allo smartphone o al tablet (che salgono a ben 10 ore e 28 minuti per i 10-14enni).

Non solo carta: e-book, audiolibri, piattaforme social. La lettura sta cambiando?

Dall’Osservatorio emergono anche alcune tendenze interessanti sulla varietà dei formati editoriali. In particolare, è in costante crescita l’abitudine all’ascolto di audiolibri, passata dall’8% al 23% della popolazione 0-14 anni in un solo biennio. Nella fascia 10-14 anni, poi, il 52% legge e-book da dispositivi digitali, e un ragazzo su quattro legge o scrive sulle cosiddette piattaforme di narrazione social.

Bambino che legge un ebook

Come interpretare questo dato? Probabilmente i ragazzi e le ragazze si sentono più a loro agio con strumenti che somigliano agli ambienti digitali che già frequentano, in primis i social. La tecnologia, se ben usata, può diventare il ponte per far scoprire ai giovani storie, generi letterari e interessi a cui magari non si sarebbero mai avvicinati con metodi considerati tradizionali.

A che punto siamo con la motivazione: leggere è ancora un piacere?

L’Osservatorio Kids misura anche il “voto medio” che i bambini e i ragazzi danno al loro piacere di leggere. Nel 2024 questo voto medio raggiunge una sufficienza stentata, oscillando intorno al 6,5 su 10. Siamo ben lontani da un amore incondizionato per il libro. Nella fascia adolescenziale in particolare, la competizione con i social e le piattaforme di intrattenimento video è fortissima.

Del resto, lo smartphone coinvolge di più, ha notifiche, giochi, video. Il libro, se non si sa “come prenderlo”, rischia di perdere immediatamente il confronto. In questo scenario, docenti e genitori svolgono un ruolo cruciale per creare occasioni di scoperta, avventura e socialità collegate ai libri.

Cosa può fare la scuola per invogliare a leggere di più?

Qui sul blog bSmart abbiamo scritto più volte di questo argomento (Il ruolo della scuola nell’educazione alla lettura e, nel lontano 2016, Come stimolare l’amore per la lettura nei ragazzi ) a riprova di quanto consideriamo importante che i più giovani si affezionino alla lettura.

In entrambi gli articoli abbiamo sottolineato come la scuola rivesta un ruolo fondamentale nel coltivare o risvegliare la passione per i libri. Ogni intervento didattico che includa la lettura – dalla scelta di testi stimolanti all’organizzazione di momenti dedicati alla condivisione in classe – può incidere in modo significativo sull’atteggiamento degli studenti verso i libri.

Quindi, cosa fare? Si potrebbe iniziare proponendo attività variegate che coinvolgano le diverse fasce d’età e tengano conto delle peculiarità di ciascun alunno. I docenti possono aiutare i ragazzi a scoprire il valore personale e formativo che si cela dietro le pagine di un testo, anche immaginando percorsi interdisciplinari che colleghino tra loro materie diverse.

È infatti tra i banchi che si costruisce (o si ricostruisce) il ponte più diretto con la lettura: incontri con autori, laboratori creativi, biblioteca scolastica e progetti di lettura collettiva possono fare la differenza nel rimettere al centro l’esperienza del libro.

Adolescenti che leggono in una biblioteca scolastica

Come avvicinare gli studenti alla lettura?

Ecco dunque qualche idea per rendere la lettura parte integrante e coinvolgente del percorso didattico.

  1. Crea momenti di lettura condivisa
    Dedica spazi alla lettura ad alta voce di un libro scelto con cura. Tieni alta la curiosità con trame avvincenti, oppure coinvolgi gli alunni in ruoli di “lettori a turno”. Questa pratica funziona tantissimo anche con i più grandi, purché il libro sia davvero attraente.
  2. Libertà di scelta
    L’Osservatorio mostra che la libertà di scegliere cosa leggere aumenta il gradimento nei confronti dei libri. Incoraggia quindi le tue classi a esplorare generi diversi, dai fumetti (anche didattici, te ne parliamo al punto 5) ai romanzi fantasy. Una bacheca di consigli, magari con mini-recensioni scritte dai ragazzi, può favorire lo scambio e la curiosità.
  3. Laboratori e incontri con gli autori
    Se ne hai l’occasione, organizza laboratori tematici o invita un autore a scuola. Far capire come nasce un libro, chi c’è dietro la scrittura e le illustrazioni, fa sentire i ragazzi partecipi. E la lettura diventa più concreta e motivante.
  4. Sfrutta le biblioteche (scolastiche o pubbliche)
    I dati evidenziano un aumento della frequentazione delle biblioteche, segno che iniziative come #ioleggoperché e altri progetti analoghi funzionano. In classe puoi incoraggiare la creazione di piccoli gruppi di lettura che si ritrovano regolarmente in biblioteca. Organizza visite guidate, fai percepire la biblioteca come un luogo vivace, in cui cercare libri e chiedere consigli al bibliotecario.
  5. Integra formato cartaceo e digitale
    Gli studenti vivono di tecnologia, quindi puoi cavalcare l’onda senza demonizzarla. Le app e gli ebook, come la nostra bSmart Books, possono trasformarsi in un veicolo di lettura. Per esempio, puoi proporre di esplorare la versione digitale di alcuni racconti e poi discuterne in classe. Oppure, se la scuola ne è dotata, far ascoltare un estratto di un audiolibro per avviare un dibattito o un esercizio di comprensione.
  6. Proponi contenuti “non tradizionali”
    Prova ad affiancare ai classici libri di testo i fumetti didattici, una tipologia di pubblicazione che ha il vantaggio di unire la scorrevolezza di una lettura meno complessa alla trasmissione di nozioni e competenze con una modalità diversa da quella tradizionale.
    >Su bSmart abbiamo inaugurato da poco l’Area fumetti, una sezione del profilo riservata ai docenti dedicata proprio a questi contenuti e che si sta popolando velocemente con proposte editoriali per tutti i livelli scolastici. Il primo titolo pubblicato è Terry Time è il coraggio della Resistenza edito da Tunué, un ottimo modo per parlare della guerra partigiana a studenti della scuola primaria, a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile.
  7. Costruisci la cultura del “piacere di leggere”
    A volte i ragazzi leggono solo perché “devono”. Prova a ribaltare l’approccio: racconta i libri, incuriosisci con aneddoti. Sottolinea quanto un romanzo possa generare emozioni, viaggi della mente e persino veri e propri approfondimenti interdisciplinari.

La lettura, una passione che si perde con l’età

Un dato allarmante è il netto calo degli indici di lettura dopo i 14 anni. Tra i 15 e i 17 anni la percentuale di lettori scende al 73%, per poi “precipitare” man mano che l’età avanza. Significa che i ragazzi, con l’avanzare dell’età abbandonano progressivamente il libro.
Il tuo ruolo di insegnante è determinante proprio per evitare questa “fuga” dalla lettura. Se riesci a far vivere la lettura come un momento di piacere, di scoperta e di condivisione, le probabilità che i ragazzi continuino a leggere crescono in modo esponenziale.

I numeri dell’Osservatorio Kids 2025 mostrano che, dietro le piccole oscillazioni di mercato, c’è un’enorme voglia (o meglio, il bisogno) di far leggere i più giovani. Il 99% dichiara di aver preso in mano almeno un libro o un contenuto editoriale, ma solo una minoranza può considerarsi “lettore forte” e i ragazzi passano molte più ore davanti allo smartphone che su un libro.

È una sfida aperta che evidenzia uno scenario ricco di opportunità: la scuola e i docenti, insieme alle famiglie, hanno nelle mani gli strumenti per rendere la lettura una passione autentica. E, alla lunga, formare lettori adulti, curiosi e critici.

Ora tocca a te: sfrutta ogni occasione per far scoprire ai tuoi studenti la meraviglia di un racconto, l’emozione di un romanzo, la magia di un albo illustrato. E non avere timore di “contaminare” il libro con il digitale, noi di bSmart ne sappiamo qualcosa.
Se ben guidati, bambini e ragazzi possono imparare a usare la tecnologia come un ponte verso storie che li facciano crescere, riflettere, emozionare.

Nella tua scuola o nella tua classe hai attivato iniziative che promuovono la lettura? Se sì, ti va di raccontarcelo nei commenti?

Accessibilità - bSmart Books
Matteo Galli

Connesso senza soluzione di continuità dal 1996. Scrivo per lavoro, leggo per passione, cammino per necessità. Quando non mi trovo davanti a uno schermo mi rifugio tra i monti.

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