Articoli con tag: digitale

coding
In occasione della tre giorni di iniziative organizzata dal Ministero dell’Istruzione presso la Reggia di Caserta dal 25 al 27 novembre per festeggiare il primo compleanno del Piano Nazionale Scuola Digitale, il Ministro Stefania Giannini ha annunciato lo stanziamento di 100 milioni per il rafforzamento delle competenze digitali degli studenti, a partire dal pensiero computazionale: “Ogni studente imparerà a programmare: dal prossimo anno tutte le scuole primarie avranno la possibilità di fare 60 ore all’anno di coding.”

Ma perché conoscere i principi della programmazione e del pensiero computazionale è così importante? Non è quindi solo una competenza informatica da “tecnici”?

Non si sta parlando solo di formare gli studenti affinché siano in grado di scrivere codice per realizzare programmi informatici, ma anche di far loro acquisire le competenze necessarie ad analizzare un determinato problema – anche molto complesso – e trovare la soluzione più efficace per risolverlo attraverso azioni consequenziali.

Già molte scuole hanno fatto esperienze in questo senso utilizzando strumenti come Scratch, avviando progetti di robotica educativa o partecipando a iniziative come Programma il Futuro; voi vi siete già lanciati nella sperimentazione? Abbiamo raccolto alcuni consigli e suggerimenti per chi volesse cominciare.


bullismo
L’attenzione sugli episodi di bullismo è sempre più alta, come testimoniano le tante iniziative promosse dallo stesso Ministero dell’Istruzione (come, ad esempio, il Piano nazionale per prevenire e combattere il bullismo e il cyberbullismo in classe) e da altri soggetti (si pensi a Facebook) per sensibilizzare e informare i ragazzi, i loro genitori e la scuola.  

Tra gli effetti negativi del dilagare del digitale in tutti gli ambienti, anche quello scolastico, c’è anche il cyberbullismo, cioè l’aver prolungato la vita degli atti di violenza portandoli online: chi ne è vittima viene bersagliato non solo “in presenza”, ma può essere preso di mira in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, una situazione che lo porta a pensare di non avere scampo.

In questo post abbiamo raccolto alcune risorse da condividere con i vostri studenti, a dimostrazione, invece, che gli stessi strumenti digitali utilizzati dai bulli possono essere sfruttati anche per fermarli. Basta saperli usare in modo consapevole, nel rispetto di se stessi e degli altri.


BYOD
Il BYOD (Bring Your Own Device) è uno dei temi caldi nel mondo della scuola di oggi e continua a raccogliere sempre più consensi. Voi siete tra i sostenitori di questa soluzione? Oppure credete che acconsentire all’introduzione dei dispositivi personali a scuola possa solo contribuire ad aggiungere elementi di distrazione e accentuare il digital divide tra gli studenti?

Nella breve raccolta che segue potrete conoscere l’esperienza di chi ha già adottato questo modello.

 


bsmart classroom
Sin dal suo lancio, abbiamo pensato bSmart Classroom come un ambiente gratuito pensato per facilitare la collaborazione tra insegnanti e studenti all’interno di una classe virtuale protetta, completa e facile da utilizzare.

Proprio perché il mondo della scuola sta oggi attraversando un momento di forte trasformazione, tutti i prodotti del mondo bSmart seguono queste evoluzioni, con aggiornamenti costanti che diano una risposta efficace alle sue esigenze di innovazione.

Per questo negli ultimi mesi abbiamo lavorato intensamente per migliorare bSmart Classroom e pochi giorni fa ne abbiamo rilasciato una nuova versione, ancora più ricca di funzionalità e completamente ridisegnata!

E da oggi, marzo 2020, c’è una grossa novità: bSmart Classroom si arricchisce con Lezione Live, la soluzione di video conferenza che consente al docente di svolgere una vera e propria lezione in diretta video! Vuoi saperne di più? Leggi il post dedicato con tutti i dettagli.


ricerche online
Dopo aver visto insieme alcuni consigli su come scegliere le app giuste per la didattica, ecco anche qualche suggerimento su come ottimizzare le proprie ricerche online.

Sul web ci sono risposte per (quasi) tutte le domande, ma come possiamo riuscire a trovare esattamente l’informazione che cerchiamo in breve tempo? Il segreto è saper porre la “domanda” giusta e circoscrivere il più possibile il nostro campo di ricerca, una competenza estremamente importante per districarsi nel mondo del Web.

In questo post potete trovare alcuni consigli su come ottimizzare le vostre ricerche su Google, Twitter e YouTube, tre ambienti diversi ma tutti molto utili per reperire contenuti didattici per le vostre lezioni. Gli articoli cui rimandiamo sono pubblicati su Educational Technology and Mobile Learning, un sito curato da un gruppo di insegnanti canadesi che raccoglie molte risorse sulla didattica digitale (in lingua inglese). Una fonte di spunti molto interessante!


app per la didattica
La grandissima quantità di app e altre risorse digitali disponibili in rete può essere una medaglia a due facce per gli insegnanti: da un lato un pozzo prezioso dal quale attingere nuovi strumenti e contenuti per la didattica, dall’altro un mare sconfinato in cui a volte è difficile distinguere ciò che è utile da ciò che non lo è. Per fare una selezione accurata serve tempo… e pazienza 🙂 ; avere indicazioni attendibili che guidino le nostre scelte è quindi senz’altro un valido sostegno.


Ragazzi e lettura
Uno degli ultimi rapporti OCSE ha evidenziato come il 28% degli italiani tra i 16 e i 65 anni abbia scarse capacità di lettura e di comprensione di un testo, e a queste lacune preoccupanti che sembrano caratterizzare un po’ tutta la popolazione senza particolari distinzioni in termini di età, si aggiunge la grande difficoltà – che gli insegnanti conoscono bene – nell’avvicinare i più giovani alla lettura. Anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali si è mosso in questa direzione, firmando un accordo – il Patto per la Letturache impegna le emittenti televisive a promuovere spazi di promozione della lettura all’interno dei palinsesti; tuttavia la scuola (insieme alla famiglia) resta l’ambiente centrale in cui più deve essere promosso il contatto positivo con i libri.

Vi proponiamo quindi alcune idee per provare a stimolare e incoraggiare gli studenti a leggere di più.


Ragazzi e lettura
Abbiamo davanti a noi ancora qualche giornata di relax, ma alcuni stanno già cominciando a pensare al rientro sui banchi e a tutte le incombenze che questo comporta; per le famiglie, in pole position ci sono molto probabilmente i libri di testo scolastici.


Pokemon go
Sicuramente avrete tutti sentito parlare di un’applicazione che sta spopolando con enorme successo tra i giovanissimi – ma anche tra i loro genitori 😉  : Pokémon GO.


Scuola, una sfida da cogliere
Cari docenti,

vi scrivo per la prima volta apertamente, dopo anni trascorsi al fianco di molti di voi a confrontarmi con passione sui temi della scuola, della qualità della didattica, sul ruolo della tecnologia nella scuola, sulla valorizzazione del talento individuale degli studenti… ma anche ascoltando dalle vostre voci la fatica quotidiana dell’essere insegnante, le difficoltà di questo bellissimo e difficile mestiere; condividendo con voi le delusioni, le complicazioni di quando le famiglie non sono alleate su cui contare ma “antagoniste” da gestire, e infine sempre le speranze di cambiamento e il forte desiderio di una scuola migliore.

Poi, mentre ripenso alle conversazioni, mi restano sempre in mente queste tre domande.

 Che cosa significa una scuola migliore? Che cosa significa essere insegnante? E le risposte a queste domande che significato assumono nel contesto attuale?