Scuola

Ragazzi e lettura
Uno degli ultimi rapporti OCSE ha evidenziato come il 28% degli italiani tra i 16 e i 65 anni abbia scarse capacità di lettura e di comprensione di un testo, e a queste lacune preoccupanti che sembrano caratterizzare un po’ tutta la popolazione senza particolari distinzioni in termini di età, si aggiunge la grande difficoltà – che gli insegnanti conoscono bene – nell’avvicinare i più giovani alla lettura. Anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali si è mosso in questa direzione, firmando un accordo – il Patto per la Letturache impegna le emittenti televisive a promuovere spazi di promozione della lettura all’interno dei palinsesti; tuttavia la scuola (insieme alla famiglia) resta l’ambiente centrale in cui più deve essere promosso il contatto positivo con i libri.

Vi proponiamo quindi alcune idee per provare a stimolare e incoraggiare gli studenti a leggere di più.


Pokemon go
Sicuramente avrete tutti sentito parlare di un’applicazione che sta spopolando con enorme successo tra i giovanissimi – ma anche tra i loro genitori 😉  : Pokémon GO.


tecnologia a scuola
Con pro e contro, la tecnologia sta inevitabilmente entrando nelle scuole, ed è destinata a restarci. Ma come sfruttarla al meglio? Quali sono i giusti obiettivi da porsi? Vi proponiamo alcuni articoli di fonti estere per riflettere non solo sull’impatto positivo che essa può innegabilmente avere sull’esperienza educativa, ma anche sul rischio che possa diventare il fine e non il mezzo, facendoci perdere di vista l’essenziale: una didattica efficace che accompagni e sostenga ciascuno studente.  

 


Scuola, una sfida da cogliere
Cari docenti,

vi scrivo per la prima volta apertamente, dopo anni trascorsi al fianco di molti di voi a confrontarmi con passione sui temi della scuola, della qualità della didattica, sul ruolo della tecnologia nella scuola, sulla valorizzazione del talento individuale degli studenti… ma anche ascoltando dalle vostre voci la fatica quotidiana dell’essere insegnante, le difficoltà di questo bellissimo e difficile mestiere; condividendo con voi le delusioni, le complicazioni di quando le famiglie non sono alleate su cui contare ma “antagoniste” da gestire, e infine sempre le speranze di cambiamento e il forte desiderio di una scuola migliore.

Poi, mentre ripenso alle conversazioni, mi restano sempre in mente queste tre domande.

 Che cosa significa una scuola migliore? Che cosa significa essere insegnante? E le risposte a queste domande che significato assumono nel contesto attuale?