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Insegnare su TikTok?

Fino a qualche anno fa questo social era praticamente sconosciuto: oggi, invece, soprattutto dopo la pandemia si è diffuso tantissimo, tanto che a settembre ha raggiunto e superato il miliardo di iscritti (per intenderci, Facebook ha impiegato più di dieci anni per ottenere un risultato simile).

La community di questo social è variegatissima e al suo interno possiamo trovare qualsiasi tipo di utente, dal ballerino all’appassionato di timbri in ceralacca. In particolare, è presente una grande quantità di docenti, che insegnano le materie più diverse, dalle lingue alla matematica, alla preparazione ai test d’ingresso all’università.

Ma che cosa significa insegnare su TikTok?

TikTok

TikTok, un passo indietro: che cos’è

TikTok è nato ufficialmente in Cina nel 2018, dopo la fusione con il social musical.ly, che era stato lanciato poco prima, nel 2016. Si trattava di un’app dove gli utenti caricavano brevissimi video in cui fingevano di cantare in playback. Il successo fu immediato e conquistò diversi milioni di iscritti.

Verso il 2017, musical.ly era abbastanza popolare anche in Italia, ma nessuno poteva immaginare che l’anno dopo sarebbe diventato il social preferito della Gen Z: dalle ultime stime oggi TikTok riesce a raggiungere il 70% dei giovani fra i 18 e i 24 anni, cosa che Facebook e Instagram non riescono più a fare come prima.

Ma che cos’ha TikTok che i social di Mark Zuckerberg non hanno?

Innanzitutto, su TikTok non scegli cosa vedere: come con i reels di Instagram (che sono stati aggiunti proprio per imitare questa funzionalità) l’utente vede un video alla volta e scrolla per andare avanti. Questi video, un tempo, erano davvero brevi, mentre oggi la durata si è allungata fino a raggiungere i dieci minuti.

Che cosa si pubblica?

TikTok si fa subito notare per la varietà di contenuti che offre: su questo social si può trovare veramente di tutto. C’è chi racconta le sue giornate, chi cucina, chi parla di libri e qui direte: e cosa cambia da Instagram? Le differenze ci sono eccome.

Si tratta di un social molto aperto al dialogo: è possibile rispondere ai video con commenti o con altri video, permettendo delle vere e proprio conversazioni. Se poi si preferisce avere uno scambio più diretto, gli utenti solitamente si spostano su Twitch.

Gen Z e TikTok

Dai balletti alle lezioni

Di solito, istintivamente, si tende ad associare TikTok ai balletti: la tiktoker più popolare al mondo è la diciassettenne Charli D’Amelio, che è diventata famosa principalmente grazie a brevi coreografie e oggi ha quasi 140 milioni di follower.

Tuttavia, quando questa giovane adolescente ballava davanti alla telecamera, il social era appena nato, i contenuti erano effettivamente più scarni e, sì, forse principalmente si potevano trovare ragazzini che ballavano.

Oggi non è più così: gli utenti sono aumentati e di conseguenza anche la tipologia dei contenuti che portano. Tra editing di anime, film e serie tv, dissing, video comici… troviamo anche chi fa informazione. Fra questi ci sono anche tantissimi insegnanti, che hanno lanciato l’hashtag Impara con TikTok.

Gli insegnanti di TikTok

La community è davvero vastissima, ma fra tutti i docenti ci sono alcuni che sono riusciti a farsi notare e oggi sono seguiti da milioni di ragazzi.

Ma perché insegnare su TikTok? Cos’ha di speciale questa piattaforma? Innanzitutto la durata dei video: ogni filmato deve essere necessariamente breve (al massimo 10 minuti) e quindi questo social è perfetto per piccole pillole di insegnamento.

Non è un caso che i docenti più popolari siano quelli di lingue: video così brevi consentono spiegazioni semplici e immediate, piccole sfide di traduzione o grammatica, oppure curiosità.

Sandro Marenco TikTok

Sandro Marenco insegna inglese alle scuole medie e nel 2020, durante il primo lockdown, è approdato su TikTok (durante questo periodo il social è cresciuto tantissimo, dal momento che tutti eravamo confinati in casa e Internet rappresentava l’unica via di fuga). Oggi ha più di 320mila follower, che ogni giorno intrattiene con brevi lezioni di inglese o con parodie sul mondo della scuola.

In un’intervista ha raccontato il suo rapporto con i social e la sua esperienza con TikTok: «L’idea di creare un profilo TikTok è nata per dare loro supporto con l’inglese – postando video bignami di 60 secondi l’uno – ma soprattutto per continuare a incontrarli. In rete sono stato me stesso: parlavo della mia vita di tutti i giorni, con gli inevitabili alti e bassi, e man mano i ragazzi si sono sciolti e hanno iniziato a parlare di loro. Al punto che quando mi sono arrivati i messaggi più seri, che potevano leggere tutti, ho deciso di aprire una mail per preservare quelle confidenze».

Instaurare relazioni

TikTok è il social perfetto dove ognuno è a proprio agio per parlare di sé e di argomenti delicati: il prof. Marenco è riuscito a creare un legame con gli alunni di tutta Italia, che si sono fidati nel vederlo così spontaneo e umano nell’utilizzare una piattaforma inizialmente pensata per un pubblico giovane.

TikTok, quindi, non è utile solo per lezioni nozionistiche, ma anche per creare una connessione profonda, che supera le distanze e gli schermi dei cellulari. Si sa che oggi i giovani sono sempre più connessi e instaurare una relazione con loro proprio tramite il digitale può essere una buona strategia.

Insegnare con TikTok

TikTok: quali insegnanti seguire

Vi suggeriamo, infine, alcuni profili che potete seguire per farvi un’idea di come funziona l’insegnamento su TikTok, per trarre ispirazione o, semplicemente, per imparare qualcosa di nuovo.

 

Che cosa ne dici? Ti piacerebbe fare lezione e insegnare su TikTok?

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Michela è Content & Social Media Editor in bSmart Labs. I social sono il suo pane quotidiano e cura la scrittura degli articoli su questo blog!

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