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Tra l’8 e il 10 marzo siamo stati a Firenze per partecipare come espositori a Didacta, la fiera più importante sul mondo della scuola. Noi, come sapete, lavoriamo nel campo della didattica digitale e durante l’evento abbiamo avuto l’opportunità e il piacere di incontrare moltissimi docenti che utilizzano la nostra piattaforma bSmart. Tra i diversi temi di discussione, abbiamo chiesto loro anche cosa ne pensassero della transizione digitale, soprattutto alla luce dei fondi che arriveranno dal PNRR nei prossimi anni scolastici.

bsmart team

Parte del team bSmart a Fiera Didacta

Digitale nelle scuole: che cosa si può fare?

Abbiamo già parlato spesso dell’importanza nelle scuole non solo dell’utilizzo del digitale ma anche di una formazione specifica che aiuti gli studenti, grandi e piccoli, a padroneggiarlo al meglio. Ci sono diversi modi per usare la tecnologia nelle scuole, a seconda del grado e della tipologia dell’istituto.

Durante Fiera Didacta abbiamo visitato parecchi stand e abbiamo scoperto tantissimo su questo settore in continua espansione. C’è chi propone giochi educativi (per esempio, Sirius cerca di insegnare il latino attraverso una realtà virtuale ambientata nell’Antica Roma), chi propone lezioni innovative basate su quiz interattivi ed escape room, chi utilizza i LEGO per insegnare la logica del coding e della programmazione, chi addirittura sfrutta appieno le nuove tecnologie proponendo visori di realtà virtuale. OpenLab, per esempio, utilizza i visori 3D per avvicinare i ragazzi alla biologia, simulando un’esperienza in laboratorio.

In generale, abbiamo scoperto che la maggior parte delle aziende (ma anche dei docenti) cerca di coinvolgere gli studenti attraverso il gioco, per poi sperare che l’interesse cresca in modo spontaneo anche senza di esso. Imparare e insegnare giocando è una strategia vincente e lo dicevano già Mario Lodi e Maria Montessori.

Digitale nelle scuole: qual è la (vera) situazione attuale?

All’alba dell’attuazione della Scuola 4.0, quale è la situazione a livello tecnologico-digitale nel sistema italiano? Lo scenario, purtroppo, non è ancora roseo, anche se durante gli eventi a Firenze abbiamo sentito tanta speranza e tanto entusiasmo.

Il rapporto DESI del 2020 restituiva l’immagine di un’Italia ancora in ritardo: il nostro Paese era 17esimo per connettività a Internet, 26esimo per il suo utilizzo e ultimo in quanto a competenze digitali dei propri cittadini. Proprio questo ultimo punto spaventa un po’: anche dopo la conferenza annuale AICA di pochi mesi fa, risulta che nel nostro Paese circa 26 milioni di persone (su circa 60 in totale che vi abitano) non hanno competenze digitali di base. Si tratta di un 54% totale contro il 46% della media europea.

C’è chi teme che questo gap potrebbe andare ad aumentare le disuguaglianze territoriali e di genere ed è per questo che occorre anche una forte ed efficace formazione su misura per i  docenti. Anche se ora il punto di partenza su cui lavorare risulta difficile, molti insegnanti ci hanno confessato che ripongono grande speranza nei fondi promessi dallo Stato.

Molti, ci hanno confessato, insegnano in situazioni disagiate e hanno notato che le nuove tecnologie aiutano a diminuire la dispersione scolastica e che quindi stanno investendo molto tempo per avvicinare i ragazzi al digitale. Alcuni studenti  tendono a non voler portare a scuola il libro cartaceo o a volte si lamentano di non voler studiare o fare i compiti su quelli digitali perché sarebbe “troppo complicato”.

In realtà il digitale nasconde tantissime potenzialità che vanno solo fatte emergere. Una volte scoperte, difficilmente lo studente si allontanerà. Bisogna solo semplificare un processo che appare complesso.

bsmart school

La nostra soluzione: bSmart School

Molti docenti ci hanno anche rivelato che, per quanto apprezzino la nostra piattaforma, hanno difficoltà a convincere gli studenti a iscriversi e completare il processo di registrazione.

Per questo, a partire dal prossimo anno scolastico proponiamo a tutte le scuole bSmart School: si tratta dell’adesione gratuita e collettiva a bSmart per l’intero istituto (o solo alcune classi, a seconda della percentuale di adottato dei libri di testo). In questo modo ci occuperemo noi di creare gli account degli studenti, che riceveranno le credenziali di accesso già attive e dovranno solo effettuare il login-in. Così, potrete iniziare a fare lezione da subito, sin dal primo giorno di scuola.

Per ulteriori informazioni su questo servizio, potete dare un’occhiata qui.

Vi ricordiamo, inoltre, che sulla nostra piattaforma potete anche creare esercizi personalizzati e mappe concettuali da condividere con i vostri studenti tramite bSmart Classroom, la nostra classe virtuale. Avete già provato?

 

Che cosa ne pensate del digitale? Siete felici dei fondi che arriveranno? Come avete deciso di investirli?

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Michela è Content & Social Media Editor in bSmart Labs. I social sono il suo pane quotidiano e cura la scrittura degli articoli su questo blog!

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