Da Oculus Rift a Google Cardboard, i visori per la realtà virtuale stanno diventando economicamente più accessibili e si preparano ad avere un forte impatto sul futuro non solo del cinema e dei videogame, ma anche del settore della formazione. A breve, la realtà virtuale potrebbe davvero diventare il “passo successivo” della tecnologia a scuola, facendo prendere vita agli occhi degli studenti materie come la geografia, la scienza e l’arte, che spesso appaiono loro attraverso concetti astratti che faticano a legare alla realtà.
Ferragosto è ormai alle spalle, e per insegnanti e alunni manca poco al ritorno sui banchi di scuola. Molti ragazzi sono però chini sui libri già da tempo, nonostante l’estate, nonostante i compagni promossi senza debiti e senza pensieri, e nonostante i genitori preoccupati che aggiungono ansia alla loro ansia. Che classe frequenteranno tra meno di un mese?!
Coloro che hanno l’insufficienza da recuperare in una o più materie, infatti, nelle prossime due settimane affronteranno gli esami di riparazione: per chi non li supera è prevista la bocciatura.
L’evoluzione della tecnologia e delle opportunità che i suoi strumenti hanno aperto a tutti hanno messo in campo nuovi diritti e nuovi doveri, rendendoci partecipi di un altro tipo di cittadinanza, quella digitale. Alla scuola spetta il compito di formare ed educare gli studenti ad essere buoni cittadini anche nel Web, ma non è sempre facile spiegare che anche la vita online è reale e che è quindi necessario seguire un comportamento corretto e responsabile, per saper sfruttare al meglio le sue grandi potenzialità ed evitare al tempo stesso di farsi – o fare – del male. Ecco quindi alcune idee dalla rete su come trattare i temi della cittadinanza digitale in classe.
Il video è un linguaggio che piace molto ai ragazzi e che può essere applicato con successo anche a scuola, per dar vita a lezioni più partecipate e sperimentare modalità didattiche differenti. L’evoluzione che la tecnologia video ha avuto nel corso degli ultimi anni può favorire questo tipo di approccio: oggi praticamente tutti noi abbiamo una videocamera sul nostro smartphone e app per modificare video, e usiamo servizi come Skype per metterci in contatto con persone più o meno lontane.
In questa piccola selezione di articoli vengono proposti alcuni spunti per introdurre i video all’interno di compiti e lezioni, sempre con l’obiettivo di innovare la didattica per incoraggiare la partecipazione attiva degli studenti, trovando nuovi mezzi per avvicinare anche i genitori.
Si dice che William Shakespeare funzioni sempre, in tutte le salse, come dimostrano anche le tantissime pellicole cinematografiche ispirate ai suoi drammi.
Ma a interpretare la commedia Molto rumore per nulla, opportunamente ridotta, abbiamo stavolta degli attori fuori dal comune: gli omini della Lego.
Con pro e contro, la tecnologia sta inevitabilmente entrando nelle scuole, ed è destinata a restarci. Ma come sfruttarla al meglio? Quali sono i giusti obiettivi da porsi? Vi proponiamo alcuni articoli di fonti estere per riflettere non solo sull’impatto positivo che essa può innegabilmente avere sull’esperienza educativa, ma anche sul rischio che possa diventare il fine e non il mezzo, facendoci perdere di vista l’essenziale: una didattica efficace che accompagni e sostenga ciascuno studente.
Storia e geografia sono tra le materie scolastiche in cui è inevitabile imbattersi in un gran numero di statistiche e dati numerici. Visualizzarli graficamente, per esempio in una mappa, può essere d’aiuto per capire il loro vero significato. E se la mappa interattiva è anche animata, allora è ancora meglio!
Facebook, Twitter, Instagram, fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, soprattutto di quella dei ragazzi. Quindi perché non integrarli all’interno delle lezioni?
Ecco una raccolta di consigli utili per sperimentare l’utilizzo dei social media nelle vostre classi, sfruttandoli per potenziare la didattica e incoraggiare la partecipazione attiva degli studenti.
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