Suono della campanella, tutti al mare! Ci rivediamo a settembre! Sarebbe meraviglioso per i docenti italiani se avessero a disposizione tutti questi giorni di ferie, una vera pacchia, e tutti i lavoratori proverebbero grande invidia nei loro confronti.
Purtroppo per loro, però, le cose stanno diversamente. Nell’immaginario collettivo l’insegnamento significa vacanze e ponti lunghi, ma è proprio così?
In questo articolo proviamo a sgombrare il campo di alcuni luoghi comuni sulle ferie e sui giorni di riposo dei docenti. Approfondendo l’argomento verrà a galla una realtà ben diversa rispetto alle credenze di molti.
Dove si trovano le informazioni relative alle ferie dei docenti?
L’articolo 13 comma 1 del CCLN (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) 2006-2009 e l’articolo 35 del CCNL 2019-2021 normano le ferie che spettano di diritto al corpo docente.
Ecco come vengono ripartite:
- 32 giorni per il personale con un’anzianità di servizio superiore a tre anni.
- 30 giorni per il personale con un’anzianità di servizio inferiore a tre anni.
A questi si aggiungono 4 giornate di riposo, di cui i docenti possono fruire obbligatoriamente entro il 31 agosto.
Quando i docenti possono godere delle ferie?
L’articolo 1 comma 54 della legge 228/2012 regola l’arco temporale in cui i docenti hanno diritto a godere delle proprie ferie.
I giorni utili sono dal primo settembre fino alla data di avvio delle attività educative o didattiche.
Durante l’anno scolastico è possibile richiedere un massimo 6 giorni, e 3 di permesso retribuito, secondo quanto stabilito dall’articolo 15 comma 2 CCNL scuola. Altre circostanze in cui è possibile ottenerle è nei periodi di sospensione delle lezioni dovute a concorsi, vacanze natalizie, pasquali, elezioni politiche, amministrative e referendarie.
Tra il termine delle lezioni e il 30 giugno i docenti possono ottenere dei giorni di ferie, tranne quelli che sono dedicati agli scrutini e agli esami di stato. Più avanti mostreremo come questa ipotesi, in realtà, è poco praticabile.
Di fatto, il periodo migliore per andare in vacanza è dal primo luglio al 31 agosto. È infatti durante la sessione estiva che la maggior parte delle ferie vengono consumate.
Differenza tra sospensione e chiusura
Finora abbiamo parlato di quando e in che modalità i docenti possono chiedere i propri giorni di ferie, elencando tutte le possibilità del caso.
Il primo luogo comune sfatato è che insegnanti e maestri/e delle elementari abbiano 3 lunghi mesi per oziare fino alla riapertura delle scuole. Tuttavia, è pur sempre vero che, una volta finita la scuola e conclusi gli esami di stato e gli scrutini, non ci sono più attività che impegnino i docenti fino all’inizio del nuovo anno scolastico. Così sembrerebbe che i mesi, se non tre, siano almeno due, ma le cose stanno veramente così?
In realtà la situazione è leggermente diversa rispetto a quello che si potrebbe pensare. È molto importante, anzitutto, fare una distinzione tra le ferie e i periodi di sospensione delle attività didattiche. Infatti, tecnicamente i docenti resterebbero in servizio nel periodo in cui non hanno presentato il piano delle vacanze.
Anche se si tratta di casistiche abbastanza rare, il dirigente scolastico potrebbe convocare su base collettiva i docenti dell’istituto. In questo caso, l’insegnante deve recarsi a scuola per prestare servizio.
Come sappiamo giugno è uno dei mesi cruciali per la scuola: tra scrutini ed esami di stato gli insegnanti sono chiamati a valutare il rendimento dei propri studenti. Quindi, anche se l’articolo 1 della legge 228/2012 lo consente, non è nei fatti il momento più idoneo per chiedere anche solo pochi giorni di ferie.
Inoltre, non è nemmeno detto che le attività didattiche incomincino esattamente il primo settembre. Infatti, il consiglio di istituto, su iniziativa del collegio docenti, potrebbe programmare il rientro in servizio dei docenti in anticipo, per questioni legate al calendario scolastico.
Tutti questi esempi vengono riportati per dimostrare come, nei fatti, le possibilità dei docenti di godere delle ferie sono molto ristrette al periodo tra luglio e agosto.
Quanti giorni di vacanze e quanti giorni di scuola si fanno in Europa?
I dati Eurydice, organizzazione che monitora l’orario scolastico in Europa delle scuole primarie e secondarie, dicono che l’Italia, insieme alla Danimarca, è il paese dove si fanno più giorni di scuola (200), mentre l’Albania è quello in cui se ne fanno meno (156).
Riguardo alle ferie estive, la maggior parte delle scuole europee a giugno sono chiuse, ad eccezione di paesi come la Germania, l’Islanda, la Norvegia e la Scozia, una decisone dovuta principalmente alle temperature più fredde che si registrano in inverno.
Generalmente, si va da un minimo di 6 a un massimo di 12-13 settimane. L’Italia e la Lettonia sono in testa (13), mentre nel resto del continente sono è molto frequente stabilire 10-12 settimane (come in Finlandia, Grecia, Islanda, Portogallo, Spagna, Ungheria), mentre Francia, Germania, Regno Unito e Norvegia prevedono dalle 6 alle 8 settimane.
Ad analizzare lo studio di Eurydice si scopre però una ripartizione asimmetrica delle altre ferie, come il Natale o la Pasqua. Ad esempio, in Francia le vacanze estive durano otto settimane, ma nel periodo ottobre-novembre e carnevale le scuole sono chiuse per un totale di quattro settimane.
Sei ancora convinto che gli insegnanti abbiano dei privilegi in fatto di ferie? Ti trovi d’accordo con la tesi di questo articolo? Scrivici le tue opinioni nei commenti.