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Continuiamo insieme la nostra serie dedicata alle metodologie didattiche innovative: dopo aver esplorato approfonditamente la Didattica Integrata, oggi vogliamo presentarti un altro approccio molto efficace, l’Interdisciplinarità (occhio, non è interdisciplinarietà). Preferiamo chiamarlo principalmente approccio e non strategia o metodologia poiché non ha le caratteristiche proprie di un’impostazione strutturata definita da regole predefinite, ma ha come obiettivo generale far dialogare efficacemente tra loro materie differenti.

Se senti il bisogno di rinnovare la tua pratica educativa per renderla più coinvolgente, efficace e in sintonia con le esigenze formative del mondo contemporaneo, potresti partire proprio da questa tipologia. Si tratta di una pratica che non solo rende la lezione più stimolante per gli studenti, ma offre anche a te come docente l’opportunità di sperimentare percorsi formativi più articolati e gratificanti. Vediamo di cosa si tratta e come metterla in pratica.

Cos’è la metodologia didattica dell’Interdisciplinarità e quali origini ha

Jean Piaget

Jean Piaget (1896 – 1980)

Secondo Jean Piaget, famoso pedagogista e filosofo svizzero l’Interdisciplinarità si può definire come:

La collaborazione fra discipline diverse o fra settori eterogenei di una stessa scienza porta a interazioni vere e proprie, a reciproci scambi, tali da determinare mutuo arricchimenti.

Quindi la metodologia interdisciplinare si basa sull’idea che la conoscenza non può essere frammentata in singole discipline separate, ma deve essere affrontata in maniera integrata per riflettere al meglio la complessità del mondo reale. Nasce dalla necessità di superare il rigido schema disciplinare che caratterizza spesso la scuola tradizionale, valorizzando invece le connessioni tra le diverse aree del sapere.

Le origini storiche di questo approccio risalgono ai primi decenni del Novecento, quando pedagogisti e filosofi dell’educazione iniziarono a evidenziare quanto fosse limitante per gli studenti imparare in compartimenti stagni. Da allora, l’interdisciplinarità ha guadagnato sempre più spazio nelle ricerche pedagogiche e nelle pratiche didattiche, soprattutto grazie al riconoscimento della sua capacità di rendere più significativo e duraturo l’apprendimento.

Obiettivi didattici dell’interdisciplinarità

L’interdisciplinarità non si limita a combinare contenuti diversi in modo casuale, ma punta a sviluppare negli studenti competenze specifiche e fondamentali per affrontare con successo la complessità della realtà contemporanea.

Tra i principali obiettivi troviamo:

  • Favorire il pensiero critico e analitico, aiutando gli studenti a percepire i legami tra discipline apparentemente lontane.
  • Insegnare agli studenti a risolvere problemi complessi utilizzando competenze provenienti da diversi ambiti.
  • Stimolare curiosità e motivazione, mostrando l’utilità pratica delle conoscenze scolastiche nella vita quotidiana.

Applicazioni pratiche della metodologia didattica dell’Interdisciplinarità

Dopo aver compreso i principi teorici e gli obiettivi dell’interdisciplinarità, è il momento di scendere in campo con attività pratiche. Ecco alcune idee concrete per applicare questo approccio nella tua didattica, suddivise per i diversi livelli scolastici. Questi esempi possono aiutarti a iniziare o arricchire percorsi interdisciplinari efficaci e coinvolgenti per i tuoi studenti.

Scuola primaria

Bambini che svolgono un lavoro di gruppo.

Attività interdisciplinare in una classe di primaria.

Per gli studenti più giovani, l’interdisciplinarità può essere implementata attraverso attività pratiche e creative che collegano varie materie, rendendo l’apprendimento più divertente e significativo per i bambini. Un esempio può essere un progetto interdisciplinare sulle stagioni, che potrebbe includere:

  • Osservazioni e registrazioni scientifiche sui cambiamenti stagionali (descrivere il meteo da settembre a giugno, annotare le temperature, ecc.).
  • Disegni e pitture per esprimere artisticamente tali cambiamenti.
  • Testi narrativi o poetici scritti durante le lezioni di italiano o letture di storie e/o racconti riguardanti l’alternarsi delle stagioni.

Scuola secondaria di primo grado

Con studenti dai 10 ai 13 anni, la metodologia interdisciplinare può approfondire tematiche complesse in modo coinvolgente e dinamico. Un’attività efficace è il progetto “Viaggio virtuale in Europa“, in cui gli studenti:

  • Esplorano storia, geografia e lingue straniere di diversi paesi europei realizzando materiali, anche in forma digitale (es. mappe mentali).
  • Preparano presentazioni multimediali e discussioni guidate.
  • Sviluppano alcune soft skills molto importanti, come le abilità sociali e comunicative.

Scuola secondaria di secondo grado

Lavoro di gruppo a scuola svolto da adolescenti.

L’interdisciplinarità in una classe secondaria di primo grado.

Per gli studenti delle scuole superiori, l’approccio interdisciplinare permette di affrontare temi ancora più avanzati. Potresti creare percorsi che integrano matematica, fisica e filosofia per discutere l’intelligenza artificiale, prevedendo:

  • Analisi tecnica delle tecnologie.
  • Esame delle implicazioni etiche e filosofiche.
  • Divisione in gruppi e dibattiti sulle implicazioni sociali.

Tecnologia e Interdisciplinarità: gli strumenti digitali aiutano?

L’uso della tecnologia arricchisce la metodologia interdisciplinare. Tra gli strumenti digitali che puoi usare ci sono:

Il ruolo del docente in questa metodologia didattica

Nella didattica interdisciplinare, il tuo ruolo di docente si trasforma da trasmettitore di conoscenze a facilitatore dell’apprendimento. In particolare, durante le sessioni in cui verranno svolte le attività che abbiamo appena descritto, avrai il compito di:

  • Guidare gli studenti alla scoperta delle connessioni tra discipline.
  • Stimolare domande e riflessioni critiche.
  • Creare un ambiente collaborativo.

Perché scegliere l’Interdisciplinarità: vantaggi per gli studenti

Classe di studenti che alza la mano durante una lezione.

L’Interdisciplinarità aiuta a creare momenti di scambio partecipati.

Come abbiamo visto, integrare l’interdisciplinarità nella tua didattica significa offrire agli studenti un’esperienza formativa completa e coinvolgente.
I principali vantaggi includono una maggiore motivazione, dato che gli studenti percepiscono chiaramente l’utilità delle conoscenze apprese.
Inoltre, attraverso questa approccio le tue classi possono sviluppare competenze critiche e creative fondamentali per affrontare problemi reali.

Infine, l’apprendimento diventa significativo e duraturo, con conoscenze immediatamente applicabili anche nella vita quotidiana e che costituiscono una base solida per lo sviluppo di professionalità future.

E ora… al lavoro!

In questo breve articolo ti abbiamo fornito le informazioni per iniziare a sperimentare questa metodologia. L’interdisciplinarità può davvero dare una marcia in più alla tua didattica, rendendo più stimolante anche l’apprendimento di materie solitamente considerate ostiche, come quelle scientifiche.

Che fare adesso? Non resta che provarla e poi scriverci nei commenti come è andata!

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Matteo Galli

Connesso senza soluzione di continuità dal 1996. Scrivo per lavoro, leggo per passione, cammino per necessità. Quando non sono davanti a uno schermo, mi rifugio tra i monti.

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