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Immensi campus, aule fornite di ogni materiale possibile, attività extra-scolastiche a non finire. L’idea che abbiamo della scuola in America deve molto alle teen comedy dove attraverso le storie sugli adolescenti notiamo profonde differenze su come funziona il loro sistema educativo. Comparato al nostro, sembra che tutto debba essere misurato in cifre e dati, perché si sa che negli Stati Uniti sono fissati con i numeri. È davvero così?

Con questo articolo apriamo una nuova rubrica, dal titolo “Scuole nel mondo“, dove compiremo un viaggio intorno al globo terrestre alla scoperta dei diversi sistemi d’istruzione lungo i quattro punti cardinali, da Washington a Pechino, dalla Svezia al Sudafrica. Partiamo proprio dagli USA.

Scuola in America e scuola italiana, le somiglianze

Scuola in America

Cominciamo questo lungo excursus alla scoperta di come funziona la scuola in America partendo dai (pochi) punti di contatto con quella italiana.

Esattamente come avviene nel nostro Paese, la scuola materna è facoltativa. Negli USA la si chiama pre-school o pre-k, dove la k sta per kindergarten, la scuola dell’infanzia appunto.

Dopodiché i ragazzi americani frequentano l’elementary school per 5 anni, esattamente come vale per i nostri.

Segue poi un periodo intermedio di 3 anni in cui vanno alla middle school, e anche in questo caso non c’è praticamente alcuna differenza con la nostra primaria di primo grado.

Le cose sono leggermente diversi rispetto alle nostre scuole superiori, in quanto le high schools durano 4 anni, quindi uno in meno.

Come da noi in Italia, anche negli Stati Uniti la scuola dell’obbligo è gratuita.

Fino a qui non sembra esserci nulla di sostanzialmente diverso: quattro fasi del ciclo scolastico suddivisi in un arco temporale quasi identico. La grande differenza, come vedremo, sta nel modo in cui il sistema educativo è organizzato.

Le classi

Scuola in America - classi

Siamo abituati a pensare all’aula come un luogo in cui si ritrovano gli alunni di una sezione, in cui apprendono le stesse nozioni di ciascuna materia di indirizzo. Questo non è quello che avviene, invece, in una scuola americana.

Prendiamo, ad esempio,  le high schools. Qui le classi sono suddivise in base alla disciplina, e sono quindi gli alunni a dovercisi recare per frequentare quelle previste dal loro programma. 

Il piano di studi, infatti, è personalizzato: oltre ad alcune materie obbligatorie per tutti (es: matematica e inglese), in America esistono le cosiddette materie electives, cioè insegnamenti aggiuntivi scelti dai ragazzi, che non sono quindi vincolati da un indirizzo unico per tutti.

Gli insegnanti italiani hanno sicuramente una cosa da invidiare ai loro colleghi che lavorano sull’altra sponda dell’Atlantico: è impossibile che si creino delle classi pollaio. Questo perché ci sono alcune leggi (più avanti approfondiremo chi e come regolamenta il sistema educativo) che impongono un tetto massimo di 18-20 studenti per ogni aula. Questo dato è in linea con la media italiana, dove però spesso il numero di alunni arriva tranquillamente a 25 o più.

 Come funziona la scuola in America, lezioni e studio

Nella scuola americana non esistono le interrogazioni. I compiti in classe sono sempre scritti

Il ragionamento alla base di questa scelta è che, durante un colloquio orale, fattori come l’ansia e l’emozione possano compromettere la reale preparazione dei ragazzi. Quindi, un test scritto garantirebbe un equilibrio più veritiero tra impegno e resa.

Un’altra importante differenza con la scuola italiana, forse la più grande, è che non sono previste promozioni o bocciature. Qualche nostro studente un po’ svogliato potrebbe pensare a quale migliore sorte avrebbe avuto se fosse nato a New York invece che a Roma. In realtà la vita dello scioperato non è facile neanche negli Stati Uniti. 

Infatti, le insufficienza devono essere recuperato l’anno successivo. Cosa accade se alla fine del tuo percorso scolastico obbligatorio non sei riuscito a colmare quella lacuna? Se decidi di non continuare gli studi forse niente, ma se ambisci ad entrare in una prestigiosa università, quel brutto voto inciderà pesantemente sulle possibilità di essere accettato, visto l’altissima competizione.

Il Tracking, una questione di merito o un fattore discriminatorio?

Abbiamo visto come i ragazzi negli istituti statunitensi frequentino le classi in cui vengono insegnate le discipline dei piani di studi personalizzati. Però, le lezioni non sono organizzate solo in base alla materia di indirizzo, ma anche in base ai risultati prodotti dagli alunni.

Il tracking system è una modalità di suddivisione delle classi che tiene conto del livello di preparazione dei ragazzi, in modo da armonizzare la didattica e comporre gruppi di ragazzi con una valutazione omogenea.

I sostenitori di questo sistema evidenziano l’aspetto meritocratico, per cui chi ha dei voti alti potrà seguire le lezioni insieme a colleghi con lo stesso rendimento, approfondendo lo studio avanzato della materia considerata.

Allo stesso tempo, chi ha ottenuto dei voti deludenti potrà recuperare le nozioni di base di una determinata disciplina in un ambiente in cui anche gli altri sono nella sua stessa condizione. Questo farebbe sì che gli studenti meno brillanti non soffrano di complessi di inferiorità nei confronti dei migliori.

Gli argomenti a sfavore del tracking, come è facile immaginare, insistono sul fatto che questa pratica andrebbe a creare una didattica a due velocità. Gli studenti più bravi possono apprendere di più e meglio ed essere pronti per i concorsi di ammissione all’università, mentre gli altri sarebbero enormemente svantaggiati. C’è chi addirittura vede questo sistema come un modo di definire prematuramente l’elite e la classe lavorativa meno abbiente, con largo anticipo rispetto alle possibilità ancora non pienamente espresse da parte degli studenti .

Come si diventa insegnanti negli USA?

Insegnanti in America

Il reclutamento del personale docente negli Stati Uniti è molto simile alle modalità di assunzione dei lavoratori del settore privato.

Infatti, una volta laureato, l’aspirante insegnante deve superare un esame di abilitazione, che può cambiare in base allo Stato federale in cui lo sostiene.

Una volta affrontato con successo, non ci sono ulteriori concorsi, poiché l’assunzione avviene per via diretta. La persona abilitata all’insegnamento può candidarsi e inviare le job applications

Di solito i contratti vengono rinnovati ogni anno, con la possibilità di cambiare istituto frequentemente. Anche in questo caso il funzionamento è molto affine a quello del mercato del lavoro. A differenza dell’Italia, negli USA il lavoro del docente è molto più flessibile e mobile.

Mediamente gli stipendi annuali degli insegnanti americani sono di 60.000 dollari. In certe aree più povere può essere più basso (40.000 dollari) ma da cosa dipende?

Come si finanziano le scuole

Distretti scolastici Stati Uniti

 

Contrariamente a quanto avviene in Italia, in America l’istruzione pubblica viene amministrata principalmente a livello locale.

I provvedimenti più importanti vengono presi dagli stati federali e dalle città, e le scuole vengono finanziate con la tassa sulla proprietà immobiliare.

Anche in questo caso ci sono alcune polemiche sulla natura delle sovvenzioni alle scuole: infatti, gli istituti che si trovano nei quartieri residenziali più ricchi, e che pagano un’aliquota maggiore, riceveranno inevitabilmente più fondi, a discapito delle aree in cui vive una popolazione di estrazione medio-bassa.

Dal punto di vista educativo, il territorio degli Stati Uniti è diviso in distretti scolastici. Ciascun distretto è composto da un consiglio (board) formato da 10-15 membri, incaricate di prendere le decisioni più importanti in materia didattica in quel dato territorio. 

Una cosa sorprendente per la nostra ottica italiana è questi questi incarichi sono elettivi. La questione educativa è molto sentita in America, al punto che per entrare a far parte del consiglio distrettuale i candidati organizzano delle vere e proprie campagne per conquistare i voti delle famiglie residenti.

 

 

Ora che ne sai molto di più sulla scuola in America, come valuti il loro sistema? Pensi che possa essere un modello che l’Italia dovrebbe imitare? Scrivicelo nei commenti e non perderti il prossimo articolo di Scuole nel mondo.

 

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Amante di viaggi, cinema e lettura, vedo gente, faccio cose, scrivo di tutto, sempre in movimento, in aereo o sul divano.

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