L’11 marzo è l’anniversario della morte di Edmondo De Amicis, uno dei più grandi scrittori italiani dell’Ottocento.
Anche se non è mai stato di fatto un insegnante, abbiamo deciso di inserirlo in Così si fa la scuola perché anche lui ha contribuito, attraverso il suo talento nella scrittura, a formare la scuola italiana.
Oggi, infatti, è ricordato soprattutto per essere l’autore di Cuore, famosissimo romanzo per ragazzi: insieme a Pinocchio di Carlo Collodi, infatti, è stato il primo best seller italiano.
Gli inizi: raccontare la guerra
Edmondo De Amicis nacque nel 1846 a Oneglia, in provincia di Imperia, ma crebbe e visse principalmente in Piemonte, in particolare a Torino. Di famiglia benestante, da ragazzo rimase affascinato dalla figura del soldato e così si iscrisse all’Accademia militare dove divenne sottotenente nel 1866.
Presto, tuttavia, dopo la prima vera esperienza sul campo da battaglia capì che la guerra era molto diversa da come la descrivevano. Decise, quindi, di diventare un giornalista militare, così da poter raccontare e documentare lui personalmente la verità.
Divenne direttore del giornale L’Italia militare, dove pubblicò resoconti e brevi racconti sul mondo della guerra, tra cui anche un reportage sull’epidemia di colera che colpì l’esercito nel 1867.
Nel 1870 abbandonò questo ruolo e iniziò a viaggiare per il mondo, sempre continuando a documentare.
Cuore, educare i nuovi cittadini italiani
Lo scrittore visse in un particolare periodo storico per il nostro Paese: l’Italia stava proseguendo con il processo di unificazione e si apprestava a diventare finalmente, dopo tantissimo tempo, una nazione indipendente e completa.
Tuttavia, anche se l’Italia formalmente era unificata questo non significava che anche i suoi abitanti si sentissero tutti perfettamente italiani.
Edmondo De Amicis nel 1886 pubblicò con la storica casa editrice Treves il romanzo Cuore. Il libro narra le avventure di Enrico Bottini, un bambino torinese di famiglia borghese. Il romanzo è diviso in tre macro-sezioni (il diario di Enrico, lo scambio epistolare con il padre e i racconti mensili del maestro).
Nella prime due parti il bambino racconta quello che succede a Torino, ex capitale italiana dopo la conquista di Roma, e in particolare come vive il rapporto con i compagni della sua classe, tutti di estrazione sociale diversa. Nell’ultima parte, con i racconti mensili, Edmondo De Amicis diffonde attraverso le parole del maestro gli ideali del Risorgimento e dell’Unità d’Italia.
L’autore credeva fermamente in questi valori e pensò a un libro che potesse trasmetterli anche ai cittadini italiani più giovani che, dopo le varie riforme scolastiche, rappresentavano anche la fetta di popolazione con il tasso di alfabetizzazione più alto.
Cuore: gli adattamenti consigliati per la tua classe
Serie tv
L’opera in poco tempo si è affermata come il romanzo per ragazzi più letto e venduto in Italia, insieme all’intramontabile Pinocchio di Carlo Collodi, pubblicato nel 1883.
Da allora ci sono stati diversi adattamenti di questo best-seller da film a serie tv. In particolare, ne consigliamo due:
- Cuore, fiction in sei episodi risalente al 1984, girata da Luigi Comencini e con Johnny Dorelli nel ruolo del maestro Perboni; c’è completa su RaiPlay.
- Cuore, fiction in sei episodi risalente al 2001, con Giulio Scarpati nel ruolo del maestro Perboni e Anna Valle nel ruolo della maestra Capuano; c’è completa su YouTube.
Libri
Come tutti i grandi capolavori della letteratura, ha avuto degli adattamenti anche dal punto di vista testuale, a seconda del target di riferimento.
Ecco alcune versioni che consigliamo:
- Cuore, l’edizione classica per avere una lettura chiara e completa;
- Cuore, l’edizione illustrata pensata per i lettori più giovani;
- Cuore, un’altra bellissima edizioni a colori per un pubblico giovane.
Che cosa ne pensi? Hai mai letto Cuore, ritieni che sia ancora attuale? Lo consiglieresti ai tuoi alunni?