Continua il nostro tour alla scoperta dei sistemi scolastici nel mondo. Dopo aver esplorato la scuola in Spagna, oggi ci occupiamo di un Paese ancora più vicino a noi: la Svizzera. Il sistema educativo svizzero è celebre per la sua efficienza ed è organizzato in modo molto diverso dal nostro.
Ad esempio, la gestione dell’istruzione in Svizzera è affidata ai singoli cantoni, con un’autonomia ben superiore a quella delle regioni italiane.
Sai che, per esempio, non esiste un Ministero nazionale dell’Istruzione? Ogni cantone ha le proprie leggi e riferimenti locali per la scuola. Ma come funziona esattamente la scuola in Svizzera? Scopriamolo insieme in questo articolo!
Un sistema scolastico efficiente e ordinato
Sin dai primi anni di istruzione fino all’università, l’ordinamento elvetico presenta caratteristiche uniche. Nell’ultimo articolo abbiamo parlato del sistema scolastico spagnolo, notando alcune differenze con quello italiano, come la durata dei cicli e l’organizzazione centralizzata in Spagna.
In Svizzera, un Paese multilingue e federale, l’istruzione è decentralizzata e plasmata dalle peculiarità locali. Preparati a scoprire come funziona la scuola in Svizzera, quali sono i livelli d’istruzione, come si svolgono le lezioni quotidiane, come vengono valutati gli studenti, come si diventa insegnanti e in che modo la scuola svizzera differisce da quella italiana.
Come funziona la scuola in Svizzera?
In Svizzera la scuola dell’obbligo dura complessivamente 11 anni 4, un periodo che tipicamente va dai 4 anni (età in cui i bambini iniziano la scuola obbligatoria) fino ai 15 anni circa. A differenza dell’Italia (dove l’obbligo inizia a 6 anni), i bambini svizzeri iniziano prima: da alcuni anni l’istruzione obbligatoria comincia a 4 anni – e in Canton Ticino persino a 3 anni – con la scuola dell’infanzia.
Questa riforma ha abbassato l’età d’ingresso scolastico, che un tempo in Svizzera era di 7 anni (un anno più tardi rispetto all’Italia). Vediamo nel dettaglio i livelli scolastici svizzeri, ciascuno con la propria durata, fascia d’età e caratteristiche, tenendo presente che il sistema è armonizzato a grandi linee a livello nazionale ma possono esserci variazioni da cantone a cantone (ad esempio nel nome dei cicli o nell’anno esatto di passaggio).
Scuola dell’infanzia (Kindergarten)
La scuola dell’infanzia in Svizzera – chiamata Kindergarten nella Svizzera tedesca o école enfantine in quella francese – corrisponde grosso modo alla nostra scuola materna. È rivolta ai bambini di 4-6 anni ed ha una durata standard di 2 anni (in molti cantoni questi due anni sono parte integrante della scuola obbligatoria).
In alcuni cantoni c’è flessibilità: ad esempio in Ticino i bambini possono iniziare a 3 anni grazie a un anno facoltativo aggiuntivo oltre ai due obbligatori. L’approccio educativo è orientato allo sviluppo del bambino, con molta importanza al gioco, alle attività manuali e alla socializzazione.
I piccoli alunni vengono introdotti gradualmente alle routine scolastiche, pur senza troppa pressione formale: infatti nella scuola dell’infanzia non si usano voti numerici, ma si adottano schede di osservazione e colloqui per valutare i progressi dei bambini, tenendo conto del loro sviluppo personale.
Dal punto di vista dell’obbligatorietà, come detto, quasi tutti i cantoni hanno reso obbligatoria la frequenza dell’ultimo biennio di scuola dell’infanzia. Questo significa che la scuola dell’infanzia è di fatto parte della scuola dell’obbligo in Svizzera. La frequenza è gratuita nelle strutture pubbliche e circa il 95% degli allievi frequenta le scuole dell’infanzia pubbliche del proprio comune, a testimonianza dell’importante ruolo integrativo svolto dalla scuola pubblica.
Scuola primaria
La scuola primaria (in tedesco Primarschule, in francese école primaire) accoglie bambini indicativamente dai 6 ai 12 anni di età. Dura 6 anni nella maggior parte dei cantoni, mentre fa eccezione il Canton Ticino dove la primaria dura 5 anni. Includendo i due anni di scuola dell’infanzia, il livello primario svizzero si estende dunque per otto anni complessivi (come confronto, in Italia il ciclo materna+elementari dura 8 anni totali, ma la materna non è obbligatoria). Al termine della primaria, gli alunni svizzeri hanno attorno ai 12 anni.
La scuola primaria in Svizzera è obbligatoria e rappresenta il cuore della formazione di base. Le classi sono in genere poco numerose, spesso con meno di 20 alunni, il che permette un insegnamento più individualizzato.
L’organizzazione oraria prevede solitamente lezioni concentrate al mattino, con uno o due pomeriggi di rientro alla settimana.
Molte scuole fanno una lunga pausa a metà giornata: è comune che gli studenti tornino a casa per pranzo, anche se non mancano (soprattutto nelle città) servizi di mensa o doposcuola organizzati, ad esempio tramite le strutture diurne (Tagesstruktur).
Per quanto riguarda il curricolo, alla primaria si insegnano le materie fondamentali: la lingua ufficiale del cantone (tedesco, francese, italiano o romancio a seconda della regione), la matematica, le scienze di base, la geografia e storia, e naturalmente educazione artistica e motoria (musica, disegno, attività manuali e sport). Particolare importanza viene data alle lingue straniere: durante la scuola primaria, di solito viene introdotta una seconda lingua nazionale e l’inglese come materie obbligatorie.
Ad esempio, nei cantoni tedeschi i bambini imparano il francese o l’italiano e l’inglese; in Ticino si studia il tedesco come seconda lingua già dalla seconda elementare e più avanti l’inglese.
Questa enfasi sul plurilinguismo è una caratteristica distintiva della scuola svizzera. Da notare che nei primi anni di primaria c’è continuità con l’impostazione della scuola dell’infanzia: i bambini di 6-7 anni hanno pochissimi compiti a casa e molte attività pratiche e di gioco, per favorire un passaggio graduale alla didattica formale.
Scuola secondaria di primo grado
Il livello secondario I corrisponde alla nostra scuola secondaria di primo grado (scuola media). In Svizzera dura in genere 3 anni (indicativamente dai 12 ai 15 anni di età), ad eccezione del Canton Ticino dove dura 4 anni. Questi anni concludono la scuola dell’obbligo svizzera, che termina quindi al termine della scuola media. La secondaria I è obbligatoria e gratuita, e rappresenta un passaggio importante in cui iniziano i primi orientamenti verso percorsi scolastici o professionali futuri.
Una particolarità della scuola media in Svizzera è che spesso gli alunni vengono differenziati per livelli di rendimento in alcune materie. A seconda dei cantoni, possono esserci sistemi di raggruppamento A/B o livelli avanzati e base, soprattutto in materie come matematica e lingue, così da adattare l’insegnamento alle capacità degli studenti.
Questa organizzazione può avvenire tramite classi separate (sezioni diverse in base al livello) oppure tramite classi miste con suddivisione in livelli solo per determinate materie. Lo scopo è sostenere sia gli allievi con più facilità di apprendimento sia quelli che necessitano di un passo più graduale.
In Canton Ticino, invece, la scuola media è uniforme per tutti gli studenti per 4 anni, senza separazione rigida in indirizzi: verso la fine del percorso si effettuano orientamenti per il proseguimento degli studi, ma la frequenza è comune.
Le materie insegnate nella scuola secondaria di primo grado proseguono ed espandono quelle della primaria: lingua e letteratura, matematica, scienze naturali, storia e geografia, educazione tecnica, arte, musica ed educazione fisica, oltre alle lingue straniere (che proseguono e si approfondiscono: di solito due lingue oltre a quella principale).
Il carico di lezioni settimanali aumenta rispetto alla primaria e vengono introdotti più insegnanti specialisti (ogni materia ha di norma il suo docente, come avviene nelle scuole medie italiane). Anche qui è frequente che il mercoledì pomeriggio sia libero da lezioni, mentre negli altri giorni vi siano alcuni rientri pomeridiani a seconda dell’orario.
Al termine della scuola secondaria di primo grado (verso i 15 anni) gli studenti affrontano una scelta importante: proseguire gli studi nella scuola secondaria di secondo grado (il “post-obbligo”) oppure orientarsi verso la formazione professionale e il mondo del lavoro.
In alcuni cantoni, per aiutare questa decisione, si tengono esami finali orientativi o si utilizzano i risultati scolastici e i consigli dei docenti come criteri di selezione.
Ad esempio, può essere considerata la media dei voti ottenuti alle elementari e un eventuale esame conclusivo della scuola media (non presente ovunque) per determinare l’accesso a certi indirizzi più accademici. In ogni caso, terminata la scuola media, termina l’obbligo scolastico uguale per tutti: inizia il sistema duale tipico svizzero, che offre due grandi opzioni di formazione.
Scuola secondaria di secondo grado
Questo livello comprende ciò che in Italia chiamiamo scuole superiori. In Svizzera questo livello non è obbligatorio (anche se oltre il 90% dei giovani lo porta a termine, conseguendo un diploma secondario di qualche tipo) ed è caratterizzato da un sistema duale: si può scegliere tra percorsi scolastici a tempo pieno oppure formazione professionale duale</strong> (apprendistato).
La durata di questo livello varia in base al percorso intrapreso:
- Scuole a tempo pieno (scuole di maturità e scuole specializzate): includono i licei cantonali (che conducono alla maturità liceale) e altri istituti a tempo pieno come le scuole specializzate tecniche o commerciali (che rilasciano maturità specializzate o titoli tecnici). Generalmente, il liceo in Svizzera dura 4 anni dopo la scuola media (ad esempio in Ticino il Liceo copre le classi dai 15 ai 19 anni). In altri cantoni esistono anche licei “lunghi” di 6 anni iniziando un paio d’anni prima, ma in linea di massima la maturità liceale si ottiene a 18-19 anni.
Oltre al liceo, vi sono scuole specializzate che durano in genere 3-4 anni e preparano a campi professionali specifici (ad esempio in ambito sanitario, sociale, artistico), rilasciando un certificato di scuola specializzata e spesso una maturità specializzata che consente l’accesso alle scuole universitarie professionali. Circa un terzo dei giovani svizzeri sceglie questi percorsi scolastici a tempo pieno dopo la terza media.
- Formazione professionale di base (tirocinio duale): è l’altra grande opzione, scelta da circa due terzi dei giovani svizzeri dopo la scuola dell’obbligo. Si tratta del sistema di apprendistato: i ragazzi entrano nel mondo del lavoro svolgendo un tirocinio presso un’azienda (in qualsiasi settore: artigianato, industria, servizi, commercio, ecc.) e contemporaneamente frequentano una scuola professionale per 1-2 giorni a settimana (oppure corsi a blocchi periodici). Il tirocinio dura in genere 3 o 4 anni, a seconda della professione, e al termine si ottiene un Attestato Federale di Capacità (AFC) se si supera un esame finale pratico e teorico. Questo titolo certifica la qualifica professionale ed è molto diffuso: il sistema duale svizzero è noto per formare professionisti qualificati già giovanissimi.
In sintesi, dopo la scuola media gli studenti svizzeri possono scegliere se continuare a studiare a tempo pieno per ottenere una maturità e poi magari andare all’università, oppure se imparare un mestiere tramite apprendistato ottenendo un attestato professionale. Questa flessibilità del sistema educativo consente comunque passaggi successivi: ad esempio un ragazzo che fa l’AFC può, con un anno integrativo, ottenere la maturità professionale e poi iscriversi a un corso terziario; viceversa uno studente liceale può eventualmente passare a una formazione tecnica se cambia idea. La permeabilità tra percorsi è un valore importante dell’ordinamento elvetico.
I livelli scolastici della scuola svizzera – tabella riassuntiva
Nome del ciclo | Età degli studenti | Durata | Obbligatorietà |
---|---|---|---|
Scuola dell’infanzia (Kindergarten) | 4-6 anni (circa) | 2 anni | Sì (obbligatoria nella maggior parte dei cantoni) |
Scuola primaria (Primarschule) | 6-12 anni | 6 anni (5 anni in Ticino) |
Sì (obbligatoria) |
Scuola secondaria I (Sekundarschule) | 12-15 anni | 3 anni (4 anni in Ticino) |
Sì (obbligatoria) |
Scuola secondaria II – Licei e scuole professionali | 15-18/19 anni | 3-4 anni a seconda del percorso | No (formazione post-obbligatoria) |
Come si svolgono le lezioni in Svizzera
Vediamo ora com’è organizzata la vita scolastica quotidiana nelle scuole della Confederazione Elvetica: orario delle lezioni, materie e didattica, considerando anche le differenze linguistiche e cantonali.
Orario scolastico
In generale, l’orario delle lezioni in Svizzera è articolato su cinque giorni (lunedì-venerdì), spesso con mezza giornata libera (molto comunemente il mercoledì pomeriggio). Nelle scuole elementari e medie è usuale che si faccia lezione al mattino (indicativamente dalle 8:00/8:30 fino a mezzogiorno) e che vi siano alcuni rientri pomeridiani fino alle 15:30-16:00. Ad esempio, in molte scuole ticinesi gli alunni hanno scuola tutti i pomeriggi tranne il mercoledì.
La pausa pranzo è tipicamente lunga: salvo chi ha mensa, i bambini tornano a casa per pranzo e rientrano nel primo pomeriggio per le lezioni pomeridiane. Alle superiori l’orario può essere più esteso e variare, ma difficilmente ci sono lezioni serali: l’organizzazione rimane concentrata nelle ore diurne e pomeridiane, lasciando spazio allo studio individuale nel tardo pomeriggio/sera.
Durata delle lezioni e calendario
Le lezioni sono generalmente di 45 minuti ciascuna (modulo standard adottato in molti cantoni). Nelle prime classi elementari si tengono circa 21-25 lezioni a settimana, mentre nelle classi superiori il monte ore sale, arrivando a 30 lezioni settimanali verso la quinta e sesta elementare. Alle medie e nelle scuole superiori, il totale può variare ma si attesta intorno alle 30-35 ore settimanali di lezione. Il calendario scolastico va grosso modo da metà/fine agosto sino a giugno, similmente all’Italia, con vacanze distribuite (anche se la suddivisione delle vacanze varia da cantone a cantone, visto che ciascun cantone stabilisce autonomamente il calendario scolastico).
Materie e didattica
Le materie principali sono quelle classiche (lingua d’insegnamento, matematica, scienze, studi sociali, lingue straniere, ecc.), ma la pluralità linguistica del Paese si riflette nella scuola: ogni alunno svizzero impara almeno due lingue oltre alla propria durante il percorso obbligatorio. Nelle regioni tedesche, ad esempio, s’insegna il francese già alle elementari e l’inglese poco dopo; in quelle francofone si studia il tedesco e viceversa. In Ticino come detto si insegna presto il tedesco. L’educazione plurilingue è un tratto distintivo rispetto all’Italia (dove di solito si studia seriamente una sola lingua straniera nella primaria).
Un’altra particolarità della didattica svizzera è l’approccio pratico in molte materie: a scuola si fa musica (canto e strumenti semplici), si imparano mestieri manuali (ad esempio lavori manuali e tecnici sono materie curricolari, dove gli alunni svolgono piccoli progetti di falegnameria, cucito, elettronica di base, ecc.), e spesso si insegna anche il nuoto nell’ambito dell’educazione fisica. Questa varietà di contenuti mira a sviluppare competenze molto ampie, dal piano intellettuale a quello pratico-artistico.
Differenze cantonali e linguistiche
Pur esistendo un accordo intercantonale per armonizzare i curricoli (con i Piani di studio regionali, come il Lehrplan 21 nella Svizzera tedesca o il Plan d’études romand in Romandia), i cantoni mantengono una certa libertà nell’organizzazione scolastica. Ciò significa che l’orario, alcune materie facoltative e i programmi dettagliati possono differire. Ad esempio, il numero di ore di una certa materia o l’offerta di corsi opzionali (come il latino alle medie in Ticino) possono variare.
Anche la lingua d’insegnamento ovviamente cambia: tedesco nei cantoni germanofoni, francese in quelli romandi, italiano in Ticino, e in alcuni comuni dei Grigioni si insegna in romancio. Tuttavia tutti gli studenti svizzeri imparano almeno un’altra lingua nazionale, il che crea una base comune multiculturale.
Compiti a casa e strumenti didattici: un tema dibattuto anche in Svizzera
In generale, alle elementari si danno pochi compiti, specialmente nei primi anni (come accennato, i bimbi dei primi due anni hanno pochissimi compiti, privilegiando l’apprendimento in classe). Salendo di grado, i compiti aumentano ma senza eccedere: in alcuni cantoni ci sono direttive sul monte tempo da dedicare ai compiti, ad esempio nel Canton San Gallo si raccomandano circa 30 minuti a settimana di compiti per i più piccoli, fino a 2 ore settimanali per i ragazzi di 11-12 anni e qualcosa in più alle medie.
Alcune scuole hanno sperimentato l’abolizione dei compiti a casa, sostituendoli con ore di studio assistito a scuola, ma si tratta di eccezioni ancora rare. In generale i compiti a casa rimangono la norma nella maggior parte delle scuole svizzere, anche se con misura: l’idea è di consolidare quanto appreso in autonomia, senza però gravare eccessivamente sulle famiglie. Molti genitori e docenti svizzeri ritengono infatti che i compiti aiutino a sviluppare l’autonomia e la responsabilità negli studenti, anche se c’è attenzione a non creare disuguaglianze tra chi può farsi aiutare a casa e chi no.
Quanto agli strumenti didattici, le scuole svizzere sono generalmente ben fornite. La digitalizzazione è avanzata: in classe si utilizzano spesso lavagne interattive, tablet o computer (specie alle medie e superiori), e l’educazione ai media digitali fa parte dei programmi.
Tuttavia, c’è anche un forte orientamento pratico e laboratoriale: è frequente vedere laboratori di scienze ben attrezzati, aule di musica con strumenti, officine per i corsi tecnici alle medie, palestre e piscine per l’educazione fisica. L’investimento pubblico nell’istruzione in Svizzera è elevato (i cantoni e comuni finanziano circa il 90% della spesa educativa nazionale), il che si riflette in scuole mediamente moderne e dotate di risorse.
Come sono attribuiti i voti?
La Svizzera adotta prevalentemente una scala numerica da 1 a 6 per le valutazioni scolastiche. In questa scala, 6 è il voto massimo (equivalente a un ottimo) e 4 rappresenta la sufficienza: un voto inferiore a 4 è considerato insufficiente e indica che gli obiettivi minimi non sono stati raggiunti. Si nota che è l’opposto del sistema italiano (dove 6/10 è la sufficienza e 10/10 il massimo).
In Svizzera quindi un 4 corrisponde più o meno al nostro 6, un 5 è un buon voto, e 6 è eccellente. I voti possono essere frazionati in mezzi o quarti (ad esempio 5.5, 4.5 etc.) per maggiore precisione nelle pagelle.
È importante sottolineare che l’introduzione dei voti avviene gradualmente: non in tutti i cantoni si comincia a dare voti numerici fin dai primi anni. Spesso nei primi due anni di scuola elementare la valutazione avviene senza voti, utilizzando giudizi descrittivi e colloqui con genitori, per concentrarsi sullo sviluppo del bambino più che sulla performance.
Solitamente a partire dal terzo anno di elementare o giù di lì si cominciano ad usare i voti in pagella, ma questo varia: in alcuni cantoni i voti numerici compaiono solo dalla quinta elementare.
In ogni caso, due volte l’anno (di solito a fine semestre, quindi a gennaio e a giugno) gli studenti ricevono una pagella scolastica. Nelle classi in cui non si usano i numeri, la pagella consiste in un rapporto scritto; dove si usano i numeri, ci sarà una lista di materie con i voti corrispondenti.
La sufficienza fissata a 4/6 implica che, ad esempio, in caso di scrutinio, uno studente con media inferiore a 4 può essere non promosso. La bocciatura (ripetenza dell’anno) è prevista dalle leggi cantonali svizzere, ma viene applicata con moderazione e con criteri che possono differire tra cantoni. In alcuni luoghi si tende a evitare la ripetizione nelle classi inferiori attuando invece misure di sostegno, mentre nelle secondarie è più frequente far ripetere l’anno se uno studente ha insufficienze gravi.
Oltre ai voti interni, in alcuni cantoni vengono effettuate prove standardizzate o esami cantonali in specifici anni per valutare il livello di apprendimento. Ad esempio, possono esserci test cantonali alla fine della scuola media in materie chiave, o esami di fine ciclo. Questi strumenti servono sia per orientare gli studenti sia per confrontare risultati tra scuole e assicurare una certa omogeneità di livelli. Tuttavia, non esiste in Svizzera un esame nazionale unico di licenza media come fu l’esame di terza media in Italia.
Alla fine della scuola secondaria di secondo grado, i percorsi scolastici terminano con esami di diploma diversi a seconda del tipo di scuola.
L’iter per diventare insegnanti in Svizzera
Se ti stai chiedendo come si diventa docente in Svizzera, sappi che la formazione degli insegnanti è passata in anni recenti a livello universitario ed è abbastanza standardizzata a livello nazionale (pur con alcune differenze cantonali).
In Svizzera tutti i docenti, dalla scuola dell’infanzia fino al liceo, ottengono la loro abilitazione attraverso Alte Scuole Pedagogiche (ASP) o università, conseguendo titoli riconosciuti dalla Conferenza dei direttori cantonali dell’educazione (CDPE) validi in tutto il Paese.
I percorsi di formazione variano a seconda del grado scolastico in cui si vuole insegnare:
- Insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria
La formazione avviene di norma presso un’Alta Scuola Pedagogica (ASP) con un percorso triennale che conduce a un Bachelor in Scienze dell’educazione primaria e al diploma di insegnamento per i primi otto anni di scuola. In altre parole, per insegnare ai bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla fine delle elementari, occorre una laurea triennale in pedagogia che include sia formazione teorica sulle materie e sulle scienze dell’educazione, sia molta pratica in classe (tirocinio). Gli aspiranti docenti di questo livello vengono formati come generalisti su più materie. Requisito d’accesso agli studi è in genere la maturità liceale o una maturità specializzata indirizzo pedagogia.
- Insegnanti di scuola secondaria di primo grado
Per insegnare alle medie si richiede una formazione di livello Master. In pratica esistono due modelli: o un percorso integrato presso un’ASP che dalla maturità porta al master in 5 anni, oppure un percorso consecutivo dove prima si ottiene un Bachelor in una disciplina (o più discipline) e poi si fa un Master pedagogico abilitante. Durante la formazione, i futuri docenti di scuola secondaria di primo grado si specializzano di solito in 3-4 materie di insegnamento. Questa multi-abilitazione è una differenza rispetto all’Italia, dove alle medie ogni prof insegna normalmente una materia sola: in Svizzera il docente di scuola media è spesso polivalente su un gruppo di materie affini.
- Insegnanti di scuola secondaria di secondo grado
Per diventare docente di liceo o di scuola professionale a tempo pieno è richiesto in primo luogo di avere una laurea disciplinare nella materia che si vuole insegnare (tipicamente un Master universitario) e successivamente ottenere un diploma di abilitazione all’insegnamento secondario di secondo grado. La formazione pedagogica è spesso un Master of Advanced Studies (MAS) o Diploma post-laurea di circa 1 anno. In sostanza, un aspirante professore di liceo farà 4-5 anni di studio nella sua materia e poi circa 1 anno di tirocinio e pedagogia per ottenere l’abilitazione. Per insegnare nelle scuole professionali oltre alla laurea e all’abilitazione può essere richiesta un’esperienza pratica nel settore.
In tutti i casi, la conoscenza della lingua di insegnamento del cantone è ovviamente necessaria. Gli stipendi e le condizioni di impiego dei docenti sono determinati a livello cantonale e sono mediamente più alti che in Italia.
- Docenti infanzia/elementari: Bachelor + diploma di insegnamento (titolo abilitante).
- Docenti secondaria di primo grado: Master + diploma di insegnamento (abilitazione sec. di primo grado).
- Docenti secondaria di secondo grado (licei): Master disciplinare + anno di abilitazione pedagogica (MAS).
- Docenti formazione professionale: Master/Laurea nell’area + abilitazione, + esperienza pratica nel settore.
Differenze tra la scuola svizzera e quella italiana
Dopo questa panoramica, possiamo evidenziare in sintesi alcune differenze chiave tra il sistema scolastico svizzero e quello italiano.
- Decentramento vs centralizzazione: in Svizzera non ha un Ministero dell’Istruzione centrale; l’educazione è competenza cantonale. In Italia, al contrario, il MIUR definisce programmi e ordinamenti validi per tutto il Paese.
- Inizio e durata della scuola obbligatoria: in Svizzera la scuola obbligatoria inizia prima (a 4 anni) e dura 11 anni; in Italia inizia a 6 anni e dura 10 anni.
- Sistema duale vs percorso unico: dopo la scuola media, in Svizzera due studenti su tre scelgono l’apprendistato. In Italia quasi tutti proseguono con una scuola superiore a tempo pieno. Il collegamento scuola-azienda svizzero non ha un equivalente su larga scala in Italia.
- Lingue straniere: la Svizzera fa imparare agli studenti almeno due lingue oltre alla propria già durante l’obbligo. In Italia si studia tipicamente una lingua straniera principale.
- Rapporto docente-alunni e classi: mediamente le classi svizzere sono meno affollate (spesso meno di 20 alunni alle elementari) rispetto a quelle italiane.
- Valutazione e bocciature: in Svizzera si usano i voti da 1 a 6 e l’approccio alle bocciature varia, con più propensione a misure di sostegno nei primi anni. L’esame di Stato conclusivo esiste in Italia (maturità nazionale), mentre in Svizzera gli esami finali sono gestiti a livello cantonale/d’istituto.
Un sistema scolastico solido e articolato
In conclusione, la Svizzera offre un percorso di formazione ricco di particolarità: dall’entrata precoce a 4 anni alla forte autonomia dei cantoni, dal bilinguismo all’apprendistato diffuso. Il percorso educativo elvetico combina tradizione e innovazione, garantendo alti tassi di successo formativo e inserimento professionale.
Confrontando con l’esperienza italiana, emergono differenze significative. La scuola svizzera è più flessibile, locale e orientata al mondo del lavoro, mentre la scuola italiana è più centralizzata e accademica nei percorsi. Entrambe puntano alla formazione completa dello studente, ma con strumenti e organizzazioni differenti.
Conoscevi già le caratteristiche della scuola svizzera? Che cosa ti ha colpito maggiormente? Cosa, invece, ti piace meno? Faccelo sapere nei commenti!