Eccoci arrivati a un nuovo appuntamento della serie Scuole nel mondo, dove esploriamo i sistemi scolastici dei vari Paesi.
Dopo aver analizzato come funziona la scuola in Canada, oggi ritorniamo nella nostra Europa per scoprire come funziona la scuola in Spagna, in un paese più vicino al nostro.
Vuoi immergerti in un nuovo approfondimento alla scoperta di modelli, metodologie e approcci didattici nella nazione iberica?
Il sistema scolastico spagnolo: struttura e livelli

Il sistema scolastico in Spagna è organizzato in modo da garantire un percorso educativo completo e progressivo, che accompagna gli studenti dalla prima infanzia fino all’ingresso nel mondo del lavoro o all’università. La struttura è suddivisa in diversi livelli, alcuni obbligatori e altri facoltativi, ciascuno con obiettivi specifici e metodologie didattiche adeguate all’età degli studenti. Di seguito, esploriamo nel dettaglio ciascun livello del sistema educativo spagnolo.
Educación Infantil (Educazione infantile)
L’Educación Infantil rappresenta la fase iniziale del percorso educativo spagnolo, rivolta ai bambini da 0 a 6 anni. Sebbene non sia obbligatoria, è ampiamente frequentata e considerata fondamentale per lo sviluppo delle capacità cognitive, motorie e sociali dei più piccoli.
Si suddivide in due cicli: il primo, da 0 a 3 anni, è generalmente offerto da asili nido; il secondo, da 3 a 6 anni, è spesso integrato nelle scuole primarie.
L’approccio pedagogico è centrato sul gioco e sull’esplorazione, favorendo l’autonomia e la socializzazione.
Educación Primaria (Scuola primaria)

La Educación Primaria è il primo livello obbligatorio del sistema educativo spagnolo, destinato ai bambini dai 6 ai 12 anni. Si articola in sei anni scolastici, suddivisi in tre cicli di due anni ciascuno. L’obiettivo principale è fornire una formazione di base solida, promuovendo lo sviluppo delle competenze linguistiche, matematiche, scientifiche e sociali. Le lezioni sono generalmente tenute da un unico docente per la maggior parte delle materie, con l’eccezione di alcune discipline specifiche come le lingue straniere.
Educación Secundaria Obligatoria (ESO)

La Educación Secundaria Obligatoria, conosciuta come ESO, copre il periodo dai 12 ai 16 anni ed è anch’essa obbligatoria.
Si compone di quattro anni scolastici e rappresenta una fase cruciale per la formazione degli studenti, poiché consolida le conoscenze acquisite nella primaria e introduce nuove discipline.
Al termine dell’ESO, gli studenti ricevono il titolo di “Graduado en Educación Secundaria”, necessario per accedere al Bachillerato o alla Formación Profesional.
Bachillerato (Scuola superiore)
Il Bachillerato è un percorso educativo non obbligatorio di due anni, rivolto agli studenti dai 16 ai 18 anni che desiderano proseguire gli studi dopo l’ESO. Offre diverse modalità, tra cui:
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Scienze e Tecnologia
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Humanità e Scienze Sociali
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Arti
Ogni modalità prevede un insieme di materie comuni e specifiche, orientate a preparare gli studenti per l’accesso all’università o ad altri percorsi di formazione superiore. Al termine, si ottiene il “Título de Bachiller”, che consente di sostenere l’esame di ammissione all’università (EBAU).
Formación Profesional (Formazione professionale)
La Formación Profesional (FP) è un’alternativa al Bachillerato, focalizzata sull’acquisizione di competenze pratiche e tecniche in vari settori professionali. Si suddivide in:
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Grado Medio: accessibile dopo l’ESO, prepara per l’ingresso diretto nel mondo del lavoro o per proseguire con il Grado Superior.
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Grado Superior: richiede il titolo di Bachiller e consente l’accesso a studi universitari o a posizioni lavorative più qualificate.
La FP è sempre più valorizzata in Spagna per la sua capacità di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, offrendo una formazione pratica e orientata all’occupazione.
Lezioni in Spagna: orari e organizzazione
Le giornate scolastiche in Spagna variano a seconda del livello e dell’istituto, ma generalmente seguono questi orari:
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Scuola primaria: dalle 9:00 alle 14:00, con possibilità di attività pomeridiane.
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Scuola secondaria: dalle 8:00 alle 14:30, con eventuali rientri pomeridiani per laboratori o attività extracurriculari.
Le lezioni sono strutturate in moduli di 45-60 minuti. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno, con pause durante le festività natalizie, pasquali e una pausa estiva di circa due mesi.
Valutazione scolastica: come funzionano i voti
Il sistema di valutazione scolastica in Spagna è pensato per offrire un quadro chiaro e continuo dei progressi degli studenti, adattandosi alle diverse fasi del percorso educativo. La scala di valutazione va da 0 a 10, con il 5 considerato come soglia di sufficienza. Questa struttura permette una comprensione immediata del rendimento, sia per gli studenti che per le famiglie.
Scuola primaria: valutazione globale e formativa

Nella Educación Primaria (6-12 anni), la valutazione è continua e globale, focalizzata sullo sviluppo delle competenze fondamentali. Gli insegnanti osservano e registrano i progressi degli alunni in tutte le aree disciplinari, considerando aspetti cognitivi, sociali ed emotivi.
La promozione tra i cicli è generalmente automatica, ma il passaggio da un ciclo all’altro richiede il raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo.
In caso di difficoltà, è possibile ripetere l’anno una sola volta durante l’intera scuola primaria, con l’obiettivo di garantire il pieno sviluppo delle competenze di base.
Educación Secundaria Obligatoria (ESO): valutazione per materia
Durante l’ESO (12-16 anni), la valutazione diventa più specifica e disciplinare. Ogni materia viene valutata separatamente, e gli studenti devono raggiungere almeno la sufficienza (5 su 10) in ciascuna.
Tuttavia, è prevista una certa flessibilità: gli studenti possono essere promossi all’anno successivo anche con una o due materie insufficienti, a condizione che il consiglio di classe ritenga che possano recuperare le lacune.
Se le insufficienze sono tre o più, è necessario ripetere l’anno, ma con un piano personalizzato di recupero per affrontare le difficoltà specifiche.
Bachillerato: valutazione rigorosa e orientata all’università
Nel Bachillerato (16-18 anni), la valutazione assume un ruolo ancora più determinante, poiché influisce direttamente sull’accesso all’istruzione superiore. Gli studenti devono superare tutte le materie con almeno un 5 su 10 per ottenere il “Título de Bachiller”. Successivamente, devono affrontare l’EBAU (Evaluación de Bachillerato para el Acceso a la Universidad), un esame che valuta le competenze acquisite e determina l’ammissione all’università.
La valutazione in questa fase è quindi sia sommativa, per certificare le conoscenze acquisite, sia selettiva, per orientare il percorso accademico futuro.
In sintesi, il sistema di valutazione spagnolo è strutturato per accompagnare lo studente in un percorso di crescita continuo, adattando criteri e strumenti alle diverse età e fasi dell’apprendimento. Questo approccio mira a garantire una formazione completa e a preparare gli studenti alle sfide dell’istruzione superiore e del mondo del lavoro.
Diventare insegnante in Spagna: percorso e requisiti

Per diventare insegnante in Spagna, è necessario seguire un percorso formativo ben strutturato e regolamentato, che varia a seconda del livello scolastico in cui si intende insegnare.
Insegnare nella scuola primaria
Per accedere all’insegnamento nella scuola primaria (Educación Primaria), è richiesto il possesso di una laurea in Educazione Primaria o in un campo correlato all’educazione, come pedagogia o scienze dell’educazione. Inoltre, è necessario superare un concorso pubblico (oposiciones) che include prove scritte e orali sulle competenze pedagogiche e disciplinari.
Insegnare nella scuola secondaria
Per insegnare nella scuola secondaria (Educación Secundaria Obligatoria e Bachillerato), è obbligatorio conseguire il “Máster Universitario en Formación del Profesorado de Educación Secundaria Obligatoria y Bachillerato, Formación Profesional y Enseñanzas de Idiomas“. Questo master, introdotto nel 2008, ha sostituito il precedente Certificado de Aptitud Pedagógica (CAP) e rappresenta il titolo accademico di base per la docenza in questi livelli.
Il master ha una durata di un anno accademico e comprende 60 crediti ECTS. È articolato in tre moduli: uno generico, uno specifico per la specializzazione scelta e un periodo di tirocinio pratico (Prácticum) in centri educativi convenzionati.
Requisiti linguistici e riconoscimento internazionale
Per accedere al master, è necessario dimostrare una competenza linguistica di livello B2 in spagnolo. Questo requisito è fondamentale per garantire una partecipazione efficace al programma e per l’insegnamento nelle scuole spagnole.
Una volta completato con successo il master, è possibile ottenere l’abilitazione all’insegnamento in Spagna, che è riconosciuta anche in altri paesi dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, attraverso le procedure di riconoscimento previste dalle direttive europee.
Accesso alla professione e concorsi pubblici
Dopo aver conseguito l’abilitazione, per accedere a una posizione di insegnante nella scuola pubblica spagnola, è necessario superare un concorso pubblico (oposiciones). Questi concorsi sono banditi periodicamente e prevedono una selezione basata su titoli ed esami. Il risultato positivo consente l’immissione in ruolo a tempo indeterminato.
Differenze e analogie tra la scuola spagnola e quella italiana
Il sistema scolastico spagnolo presenta similitudini con quello italiano, ma anche differenze significative che influenzano l’organizzazione dell’insegnamento e il percorso formativo degli studenti.
Durata e struttura dei cicli scolastici
In Spagna, l’istruzione obbligatoria comprende sei anni di scuola primaria (Educación Primaria) e quattro anni di scuola secondaria obbligatoria (Educación Secundaria Obligatoria – ESO), per un totale di dieci anni. Dopo l’ESO, gli studenti possono scegliere di proseguire con due anni di Bachillerato o optare per la Formación Profesional. In Italia, invece, la scuola primaria dura cinque anni, seguita da tre anni di scuola secondaria di primo grado e cinque anni di scuola secondaria di secondo grado, per un totale di tredici anni di istruzione pre-universitaria.
Età di accesso all’università
A causa della differente durata dei cicli scolastici, gli studenti spagnoli possono accedere all’università a 18 anni, mentre in Italia l’età media di accesso è di 19 anni. Questo comporta una differenza nell’età di ingresso nel mondo accademico e, di conseguenza, nel mercato del lavoro.
Valutazione e promozione
In entrambi i Paesi, la valutazione degli studenti si basa su una scala numerica da 0 a 10, con 5 come soglia di sufficienza.
Tuttavia, in Spagna esiste una maggiore flessibilità nel sistema di promozione: gli studenti con due o tre materie insufficienti possono decidere se ripetere l’anno o seguire nuovamente i corsi delle materie non superate.
In Italia, invece, la promozione è generalmente subordinata al superamento di tutte le materie, con possibilità di esami di recupero per le insufficienze.
Autonomia scolastica e organizzazione
Entrambi i sistemi scolastici prevedono un certo grado di autonomia per le istituzioni educative. In Spagna, le Comunità Autonome hanno competenze significative nella gestione del sistema educativo, inclusa la definizione dei curricoli e l’organizzazione delle scuole.
In Italia, l’autonomia scolastica è stata introdotta negli anni ’90, permettendo alle scuole di adattare l’offerta formativa alle esigenze del territorio, pur nel rispetto delle linee guida nazionali.
Conoscevi l’organizzazione della scuola spagnola? Hai altre informazioni che conosci e che sarebbe utile condividere, magari perché per un periodo hai insegnato nel regno della paella? I commenti sono a tua disposizione!