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Prosegue la nostra serie di articoli dedicata all’approfondimento delle metodologie didattiche innovative. Dopo aver presentato la Classe scomposta, oggi analizziamo la Didattica integrata.

Questa metodologia si presenta come una risposta efficace alle nuove esigenze di apprendimento: essa combina l’insegnamento tradizionale con strumenti digitali, offrendo un approccio più inclusivo e personalizzato.

Per i docenti, adottare la Didattica integrata significa arricchire le proprie strategie didattiche, migliorare l’interazione con gli studenti e affrontare con successo le sfide dell’educazione contemporanea.

Una metodologia nata dall’emergenza

Ragazzi della scuola secondaria di primo grado che utilizzano il computer per fare lezione.

Durante la pandemia da COVID-19 la didattica integrata ha sostituito quella in presenza.

La Didattica integrata è un approccio pedagogico che unisce l’insegnamento in presenza con l’utilizzo di strumenti digitali, creando un ambiente di apprendimento più dinamico e flessibile. Le sue origini risalgono all’inizio del 2020, appena dopo la diffusione della pandemia da Covid-19. In quel contesto, con le scuole chiuse, si avviarono le prime sperimentazioni di e-learning e blended learning, sfruttando il digitale come mezzo per poter continuare le attività didattiche da remoto.

Dopo una prima fase lasciata all’intraprendenza autonoma dei singoli istituti, il Ministero dell’Istruzione ha diffuso le Linee guida per la Didattica Digitale Integrata (DDI) dando così origine ufficiale a questa metodologia didattica. nata in risposta a una fase di emergenza.

Una volta superata la fase più critica della pandemia, la Didattica integrata ha continuato ad essere adottata, conservando i tratti distintivi di questo approccio didattico: una maggiore sinergia tra didattica tradizionale e digitale, promuovendo un modello educativo più adatto alle esigenze della scuola contemporanea.

La nostra piattaforma, in questo, è stata precorritrice dell’integrazione del digitale nella didattica scolastica italiana. L’ecosistema educativo bSmart ha come cuore la libreria, si amplia con l’ambiente di classi virtuali e mette a disposizione di docenti a studenti tanti altri strumenti. Una soluzione che ha anticipato di qualche anno la diffusione in una tipologia di insegnamento ibrido che si è diffusa molto dal 2020 in avanti.

L'ecosistema educativo bSmart

bSmart Books, l’app per l’accesso ai libri digitali della piattaforma bSmart.

Gli obiettivi della Didattica integrata: trasversalità, personalità e digitalizzazione

Due bambini delle scuole primaria guardando il tablet in classe.

Per comprendere appieno l’efficacia di questo approccio, è fondamentale esplorare gli obiettivi che si prefigge e le modalità attraverso cui può essere implementato con successo:

  • Maggiore motivazione: l’uso di tecnologie e metodologie innovative stimola l’interesse e l’entusiasmo degli studenti verso l’apprendimento.​

  • Accesso facilitato: le risorse digitali permettono agli studenti di accedere ai materiali didattici in qualsiasi momento e luogo.

  • Sviluppo di competenze trasversali: la didattica integrata favorisce l’acquisizione di abilità come il pensiero critico e la collaborazione.

  • Apprendimento personalizzato: gli studenti possono seguire percorsi formativi adattati alle proprie esigenze e ritmi di apprendimento.

  • Preparazione al futuro: l’integrazione delle tecnologie nella didattica prepara gli studenti alle sfide del mondo digitale e professionale.

Come applicare la Didattica integrata nelle proprie lezioni?

Come abbiamo già visto, la Didattica integrata rappresenta un approccio metodologico che fonde l’insegnamento tradizionale con l’utilizzo di strumenti digitali, creando un ambiente di apprendimento più dinamico e flessibile.

Per i docenti, adottare la Didattica integrata significa aumentare la varietà delle proprie strategie didattiche, migliorare l’interazione con gli studenti e affrontare con successo le sfide dell’educazione contemporanea.

Di seguito, trovate alcune proposte operative concrete per ciascun ambito disciplinare, declinate per ogni livello scolastico:

Area umanistica

  • Scuola Primaria: creazione di un libro digitale collaborativo su una tematica storica o culturale, utilizzando strumenti come Book Creator.​

  • Scuola Secondaria di Primo Grado: realizzazione di una guida turistica digitale di una città studiata, integrando testi, immagini e mappe interattive con Genially o Canva. ​

    Genially.com

    genially.com

  • Scuola Secondaria di Secondo Grado: analisi di testi letterari attraverso podcast o video recensioni, pubblicati poi su Spotify o YouTube, favorendo la riflessione critica, l’espressione personale e i rudimenti della scrittura per contenuti digitali.

Area scientifica

  • Scuola Primaria: sperimentazioni virtuali di fenomeni naturali tramite simulazioni interattive, ad esempio con PhET Interactive Simulations o Gizmos.

  • Scuola Secondaria di Primo Grado: creazione di modelli 3D di molecole o strutture biologiche utilizzando software come Tinkercad o Visme.

  • Scuola Secondaria di Secondo Grado: progettazione e realizzazione di esperimenti scientifici documentati attraverso video o presentazioni digitali. Per presentazioni ad effetto consigliamo Gamma e Beautiful.ai. Entrambi gli strumenti sfruttano l’intelligenza artificiale per la produzione di slide ad alto impatto visivo.

Lingue straniere

  • Scuola Primaria: utilizzo di app educative (e gratuite per le scuole) come Duolingo per l’apprendimento del vocabolario di base in modo ludico e interattivo.​

  • Scuola Secondaria di Primo Grado: creazione di dialoghi o scenette in lingua straniera, registrati e condivisi tramite piattaforme come Padlet.​

  • Scuola Secondaria di Secondo Grado: analisi e discussione di articoli di attualità in lingua originale, favorendo la comprensione e l’espressione critica.​

    Gamma.app

    gamma.app

Educazione artistica

  • Scuola Primaria: realizzazione di gallerie d’arte virtuali con le opere create dagli studenti, utilizzando strumenti come Artsteps.​

  • Scuola Secondaria di Primo Grado: creazione di cortometraggi o animazioni su tematiche artistiche o culturali, integrando diverse forme espressive.​ Per questa attività puoi provare Animaker o Powtoon.

  • Scuola Secondaria di Secondo Grado: progettazione di installazioni artistiche digitali che riflettano su tematiche sociali o ambientali, utilizzando software di grafica e video editing.​

Usa la Didattica integrata per una scuola più inclusiva e coinvolgente

Un docente sta facendo lezione usando una lavagna elettronica

La Didattica integrata non è solo una risposta alle necessità emerse durante l’emergenza sanitaria, ma una vera e propria opportunità per ripensare l’insegnamento in chiave moderna, inclusiva e coinvolgente. In questo articolo abbiamo esplorato le sue origini, gli obiettivi che si propone, i vantaggi per gli studenti e il ruolo attivo che richiede a chi insegna.

Abbiamo anche visto come possa essere declinata nei vari ambiti disciplinari e livelli scolastici, grazie all’integrazione consapevole di strumenti digitali. Il cuore della Didattica integrata sta proprio nell’equilibrio: tra presenza e distanza, tra contenuti e competenze, tra guida dell’insegnante e autonomia dello studente. È un metodo flessibile, adattabile al contesto di ogni classe classe e ai bisogni di chi la vive ogni giorno.

L’invito, dunque, è quello di sperimentare questa metodologia didattica anche partendo da una singola attività suggerita, e osservare come cambia la partecipazione degli studenti.
Non serve rivoluzionare tutto: bastano piccoli passi per costruire un’esperienza didattica più ricca e significativa.

La Didattica integrata è un percorso che si affina con la pratica e si arricchisce grazie alla creatività. Può essere un valido alleato per affrontare le sfide della scuola di oggi e costruire insieme quella di domani.

L’uso del digitale in aula ormai è abbastanza diffuso: tu nei fai uso? Se sì, in tutte le tue lezioni o per attività specifiche? Se vuoi, raccontaci la tua esperienza nei commenti.

Sincronizzazione - bSmart Books
Matteo Galli

Connesso senza soluzione di continuità dal 1996. Scrivo per lavoro, leggo per passione, cammino per necessità. Quando non mi trovo davanti a uno schermo mi rifugio tra i monti.

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