Da quest’anno c’è un nuovo candidato all’esame di maturità, non è proprio in carne e ossa, ma è una specie di archivio virtuale infinito: il suo nome è ChatGPT. Come sai, questo poderoso strumento di intelligenza artificiale è in grado di generare testi attingendo da tutto lo scibile umano. Ma sarà in grado di fornire un testo originale rispettando le indicazioni del tema di maturità del 2024?
In questo articolo abbiamo chiesto alla creatura di Open AI di analizzare la poesia “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti ed elaborare un tema argomentativo da “Come cambia la diaristica ai tempi di internet“, un estratto di “Profili, selfie e blog” di Maurizio Camilito, entrambe tracce della prima prova. ChatGPT si rivelerà uno studente brillante oppure un semplice secchione che fa il compitino a modo? Non ci resta che scoprirlo.
Prima prova maturità 2024, la definizione dei prompt per ChatGPT
Prima di mostrarti i risultati prodotti dall’intelligenza artificiale, vogliamo condividere i prompt che gli abbiamo assegnato. Un prompt non è altro che la richiesta in forma scritta di un’attività da far svolgere a ChatGPT, e che deve essere quanto più specifica e dettagliata per ottenere una risposta soddisfacente.
Analisi del testo “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti
Definizione del prompt
1. Presenta sinteticamente il contenuto della poesia e descrivine la struttura metrica Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte. La poesia “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti fa parte della raccolta “L’Allegria”, che è stata composta durante il periodo della Prima Guerra Mondiale. La raccolta è una testimonianza dell’esperienza diretta del poeta come soldato sul fronte italiano. “Pellegrinaggio” riflette il viaggio interiore del poeta attraverso la devastazione della guerra, un percorso segnato da sofferenza, desolazione, ma anche da un’ostinata ricerca di speranza. Il componimento è suddiviso in due sezioni principali: la prima parte descrive le condizioni fisiche e psicologiche del poeta in un ambiente di distruzione e caos, mentre la seconda parte offre una riflessione più personale sulla resilienza e la speranza. La struttura metrica della poesia è libera, senza un metro fisso o uno schema di rime. Questo approccio, caratteristico della poetica ermetica di Ungaretti, permette una maggiore concentrazione semantica e un’intensità espressiva che rispecchia il frammentarsi della realtà durante la guerra. Nella prima parte della poesia, Ungaretti utilizza varie similitudini per descrivere la sua condizione di soldato immerso nella guerra: Questa similitudine è particolarmente efficace nel trasmettere la fatica e il degrado fisico ed emotivo. Paragonare la propria “carcassa” a una “suola” evidenzia come il corpo del poeta sia stato consumato e logorato, proprio come una suola che viene calpestata incessantemente. La seconda parte della similitudine, che paragona la carcassa a un “seme”, introduce una nota di speranza. Nonostante il degrado e la sofferenza, il seme ha il potenziale di germogliare e dare vita a qualcosa di nuovo. Questa immagine suggerisce che anche nelle condizioni più avverse, c’è la possibilità di rinascita e rigenerazione. Ungaretti si riferisce a se stesso come “uomo di pena”, un’espressione che racchiude in sé la profonda sofferenza e il tormento vissuti durante la guerra. Questo autodefinirsi “uomo di pena” non si limita a descrivere il dolore fisico, ma abbraccia anche una dimensione spirituale e morale. Il poeta, attraverso questa espressione, si riconosce come un individuo segnato dalla sofferenza, ma anche come testimone delle atrocità e della disumanità della guerra. La pena di Ungaretti è quindi sia personale che universale, rappresentando la condizione di tutti i soldati e, più in generale, dell’umanità afflitta dalla guerra. Questo riconoscimento della propria sofferenza serve anche a dare voce a una generazione intera, diventando un simbolo del dolore collettivo. L’identificazione con la “pena” permette al poeta di esprimere un’esperienza condivisa, rafforzando il senso di solidarietà e di comune umanità di fronte alla tragedia. La parte conclusiva della poesia esprime la volontà di sopravvivenza attraverso l’evocativa immagine del riflettore: Questa immagine è particolarmente potente e simbolica. Il “riflettore” rappresenta un fascio di luce che penetra la “nebbia” della guerra, illuminando un “mare”. La nebbia simboleggia l’incertezza, la confusione e l’oscurità della situazione bellica, mentre il mare suggerisce una vastità e una profondità che contrastano con il caos circostante. La luce del riflettore che illumina questo mare nella nebbia può essere vista come una metafora della speranza e della chiarezza che emergono anche nelle circostanze più disperate. Il mare, illuminato dalla luce, rappresenta un orizzonte di possibilità e di vita che trascende l’immediata desolazione. Questo suggerisce che, nonostante tutto, esiste una via d’uscita, una possibilità di ritrovare la strada e di continuare a vivere. La luce del riflettore, quindi, non solo rende visibile ciò che è nascosto dalla nebbia, ma simboleggia anche la speranza e il coraggio che permettono di superare le difficoltà. “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti è una poesia che riesce a condensare in pochi versi l’orrore della guerra e la resilienza dell’uomo. Attraverso l’uso di immagini potenti e simboliche, Ungaretti trasmette il dolore e la speranza che coesistono nell’esperienza umana. Le similitudini nella prima parte della poesia descrivono la condizione degradata del poeta, mentre la conclusione offre un’immagine di luce e speranza che sottolinea la volontà di sopravvivenza. L’autodefinirsi “uomo di pena” riflette la consapevolezza del poeta del suo ruolo di testimone della sofferenza umana. La sua poesia, con la sua densità semantica e la sua intensità emotiva, invita il lettore a riflettere sulla propria capacità di trovare significato e speranza anche nelle circostanze più difficili. In un mondo ancora segnato da conflitti e sofferenze, il messaggio di Ungaretti rimane di grande attualità e importanza, offrendo una testimonianza poetica della forza e della resilienza dell’uomo di fronte alle avversità. Primo prompt Secondo prompt Alla luce di questa riflessione, scrivi un elaborato testuale di almeno 700 parole esprimendo il punto di vista dello studente che sta svolgendo la prova d’esame. Puoi articolare il testo in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto. Ricorda: il testo deve avere un registro di scrittura coerente con l’autore identificato, cioè uno studente diciottenne che sta per concludere il proprio percorso di scuola superiore. Negli ultimi decenni, l’avvento di internet e dei social network ha radicalmente trasformato il nostro modo di comunicare e di esprimere noi stessi. Questo cambiamento ha avuto un impatto profondo anche su una pratica tradizionale e intima come quella del tenere un diario personale. Mentre in passato il diario era uno spazio privato, riservato alla riflessione interiore e alla ricerca personale, oggi la scrittura si è spostata sempre più verso piattaforme pubbliche, dove il pubblico e la ricerca di approvazione giocano un ruolo centrale. In questo elaborato esplorerò come e perché è cambiato il modo di tenere un diario personale, analizzando le implicazioni di questo passaggio dall’intimità alla condivisione pubblica. Tradizionalmente, il diario personale era un luogo segreto dove gli individui potevano esplorare i propri pensieri e sentimenti senza il timore di essere giudicati. Scrivere un diario significava intraprendere un viaggio introspettivo, cercando di dare un senso alle proprie esperienze e alle proprie emozioni. Era un dialogo silenzioso con se stessi, un modo per riflettere, capire e crescere. Questo processo di auto-riflessione era fondamentale per lo sviluppo della propria identità e per la comprensione delle proprie emozioni. Con l’avvento di internet, e in particolare dei social network, il modo di scrivere e condividere i propri pensieri è cambiato drasticamente. Le piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter hanno creato spazi virtuali dove gli utenti possono condividere momenti della propria vita con amici, familiari e, in molti casi, anche con sconosciuti. La scrittura si è trasformata da un’attività privata a un atto pubblico, dove il contenuto è spesso influenzato dalla percezione e dalle aspettative degli altri. Uno dei cambiamenti più significativi portati dai social network è la trasformazione del pubblico di riferimento. Mentre il diario personale era scritto per se stessi, i post sui social media sono scritti con un pubblico specifico in mente. Questo ha portato a una modifica nel contenuto e nel tono della scrittura. Gli utenti tendono a presentare una versione idealizzata di se stessi, scegliendo attentamente cosa condividere per ottenere approvazione e consenso. La ricerca dei “mi piace” e dei commenti positivi ha spesso un impatto diretto sulla nostra autostima e sul modo in cui percepiamo noi stessi. La questione dell’autenticità è centrale quando si parla di scrittura online. Mentre il diario personale favoriva un’espressione autentica e senza filtri delle proprie emozioni, la scrittura sui social media può essere condizionata dalla pressione sociale. Questo non significa necessariamente che la scrittura online sia falsa, ma che spesso viene calibrata per suscitare determinate reazioni. Questa dinamica può portare a una rappresentazione distorta della realtà, dove la vita quotidiana appare perfetta e priva di problemi. La transizione dalla scrittura privata alla condivisione pubblica ha anche implicazioni psicologiche e sociali. Da un lato, i social network possono favorire un senso di comunità e connessione, permettendo alle persone di condividere esperienze e ricevere supporto. Dall’altro lato, però, possono alimentare ansia, insicurezza e dipendenza dall’approvazione altrui. La costante esposizione alle vite apparentemente perfette degli altri può portare a confronti negativi e a una diminuzione della propria autostima. In conclusione, il modo di tenere un diario personale è cambiato profondamente con l’avvento di internet e dei social network. Mentre il diario tradizionale era uno strumento di auto-riflessione e crescita personale, la scrittura online è diventata un mezzo per ottenere approvazione e validazione sociale. Questo cambiamento ha implicazioni significative per la nostra identità e il nostro benessere psicologico. Come studenti di diciotto anni che si apprestano a concludere il proprio percorso scolastico, è importante essere consapevoli di queste dinamiche e cercare di trovare un equilibrio tra l’espressione autentica di noi stessi e la ricerca di approvazione altrui. Forse, il futuro della scrittura personale risiederà nella capacità di integrare i benefici della condivisione pubblica con l’intimità e l’autenticità del diario tradizionale. Quale voto assegneresti ai temi della maturità generati da ChatGPT? Lo ritieni un lavoro eccellente, oppure ha solo rispettato le tracce senza aggiungere niente di significativo? Scrivici la tua opinione nei commenti.
2. Individua le similitudini utilizzate da Ungaretti nella prima parte della poesia e illustrane il significato
3. Per quale motivo il poeta si riferisce a se stesso come “uomo di pena”
4. La parte conclusiva del componimento esprime la volontà di sopravvivenza attraverso il ricorso a un’immagine attinente al tema della luce: illustrala e commentala.Elaborato di ChatGPT
1. Presentazione del Contenuto e Struttura Metrica
2. Similitudini nella Prima Parte della Poesia
3. “Uomo di Pena”
4. Volontà di Sopravvivenza e l’Immagine della Luce
Conclusione
Tema argomentativo a partire da una riflessione di Maurizio Camilito in “Profili, selfie e blog” in LiBeR 104, (Ottobre/Dicembre 2014), pp. 39-40
Definizione dei prompt
ChatGPT all’opera: ecco il testo che prodotto sulla scrittura diaristica al tempo dei social
Introduzione
Il diario personale: un rifugio intimo
L’avvento di internet e dei social network
Il cambiamento del pubblico di riferimento
L’autenticità nella scrittura online
Impatto psicologico e sociale
Conclusione
Valutazione finale: promosso o rimandato?