Dopo il nostro viaggio in Giappone, restiamo ancora in Asia e ci spostiamo in India, un paese ricco di fascino e complessità.
L’istruzione in India è un diritto sancito dalla Costituzione, ma purtroppo le disparità sociali ed economiche condizionano l’accesso e la qualità dell’educazione.
Il paese, inoltre, con la sua enorme diversità culturale e geografica, offre un sistema educativo articolato. Vediamolo insieme!
Breve storia dell’India
Come nel caso della Cina, anche per comprendere come funziona la scuola in India è importante fare qualche cenno al passato recente e alla situazione attuale del paese.
L’India ha una storia antica e ricca, ma è nel XX secolo che si sono verificati cambiamenti profondi, specialmente con l’indipendenza del 1947.
Il paese, infatti, è rimasto sotto il controllo dell’Impero britannico per oltre duecento anni.
Gli inglesi hanno esercitato una forte influenza sulla politica, l’economia e la cultura indiane, sfruttando le risorse a loro favore. Per esempio, la scuola è stata introdotta nel 1854 allo scopo di formare un numero selezionato di indiani che potessero assistere il governo britannico nella gestione delle sue politiche imperialiste.
Oggi l’India è una Repubblica federale divisa in 28 stati e 7 Territori dell’Unione, amministrati dal centro.
Dal 1976, l’educazione è diventata una materia di competenza condivisa: il Governo Centrale suggerisce politiche nazionali e gli stati le implementano in autonomia.
Per una trattazione più approfondita della storia del sistema scolastico indiano, consigliamo la lettura dell’articolo di V. Sasi Kuma, Il sistema educativo in India.
L’India è la più grande democrazia del mondo e una delle economie in più rapida crescita, ma presenta molte contraddizioni. Un terzo della popolazione è analfabeta, eppure il paese forma il maggior numero di ingegneri al mondo.
La società è segnata da forti disuguaglianze che purtroppo si ripercuotono anche nella scuola.
Milioni di bambini indiani, soprattutto nelle zone più povere o remote, non hanno accesso all’istruzione.
I più fortunati hanno due opzioni: frequentare una English School, se si ha abbastanza denaro, o una scuola pubblica, dove i bambini hanno almeno la garanzia di ricevere un pasto al giorno.
Come funziona la scuola in India
La Costituzione indiana sancisce l’educazione universale e obbligatoria per tutti i bambini dai 6 ai 14 anni.
Il sistema didattico è organizzato in tre cicli:
- pre-primario: scuola materna (di solito dai 3 ai 6 anni);
- primario: elementari (dai 6 agli 11 anni) e medie (dagli 11 ai 14 anni);
- secondario: secondaria (dai 14 ai 16 anni) e secondaria superiore (dai 16 ai 18 anni).
Scuola materna
Prima della scuola dell’obbligo, a partire dai 3 anni di età, i bambini possono frequentare la scuola materna (o asilo).
Gli asili sono di due tipi: quelli comunali, gli Anganwadi, dove l’insegnamento si concentra soprattutto su assistenza e attività educative di base, e quelli privati, gli English Medium (EM), che insegnano a leggere e a scrivere e trattano le materie delle elementari in lingua inglese.
Scuole elementari

Una scuola primaria in India.
A 6 anni, i bambini indiani cominciano le elementari, che frequentano fino agli 11 anni (classi I-V).
In molte scuole, le lezioni si tengono in hindi o nella lingua regionale, ma le scuole private o English Medium offrono l’insegnamento in inglese.
La didattica si focalizza su lettura, scrittura, matematica e scienze di base. Alcuni istituti includono anche educazione artistica, musica e sport.
L’anno scolastico inizia a giugno e termina ad aprile, con una lunga vacanza a maggio e altre brevi pause durante l’anno.
Le pagelle delle scuole elementari spesso riportano voti molto alti, poiché i docenti sono incoraggiati a premiare i bambini per motivarli a studiare. In India, infatti, la gratificazione è preferibile alla punizione.
Scuole medie
Dopo le elementari, gli alunni iniziano l’equivalente delle nostre scuole medie (classi VI-VIII).
Le materie più importanti sono matematica, informatica, scienze, lingue (hindi e inglese), storia e geografia. Inoltre, si iniziano a esplorare l’arte, la musica, l’educazione fisica e la tecnologia.
Con il completamento delle scuole medie, a 14 anni, gli alunni terminano la scuola dell’obbligo.
Scuola secondaria e secondaria superiore

Due studenti indiani all’inizio della scuola secondaria.
La scuola secondaria in India è organizzata in due percorsi biennali.
Classi IX-X
Dai 14 ai 16 anni i ragazzi frequentano le classi classi IX-X.
Gli studenti devono scegliere uno specifico indirizzo di studi, che può essere scientifico, commerciale o umanistico. Le lingue e altre materie come educazione fisica, arte e musica sono comuni a tutti gli indirizzi.
Alla fine della X classe è previsto un esame simile alla nostra maturità. Gli studenti che falliscono più di due materie devono aspettare un anno prima di poterlo ripetere.
Classi XI-XII
Chi supera l’esame della X classe ha il diritto di frequentare altri due anni di superiori. Tuttavia, i posti per le classi superiori sono limitati in molte scuole, perciò solo chi ha i punteggi più alti può accedervi.
Al termine della XII classe gli studenti sostengono gli esami finali, determinanti per l’ammissione alle università.
Come si svolgono le lezioni
Nella maggior parte delle scuole, le lezioni sono frontali. Il rispetto per gli insegnanti è un valore molto importante nella cultura indiana e gli studenti mostrano grande deferenza nei loro confronti.
La durata della giornata scolastica in India varia tra le 5 e le 7 ore, a seconda della scuola e della classe. Le lezioni iniziano al mattino e terminano nel primo pomeriggio, con una pausa per il pranzo.
Composizione delle classi
Nelle scuole indiane, la dimensione delle classi varia significativamente in base a fattori come la località, le risorse disponibili e la tipologia di istituto.
Nelle scuole pubbliche, specialmente nelle aree rurali o nelle zone sovraffollate, una classe può avere da 30 a 60 studenti.
Nelle scuole urbane o in quelle private, invece, le classi hanno un numero di studenti inferiore, che consente un insegnamento più mirato ed efficace.
Gli studenti sono solitamente divisi in sezioni (A, B, C ecc.) in base alla classe.
Nel 2020 è stata introdotta la New Education Policy (NEP), che punta a migliorare la qualità dell’istruzione e garantire l’accesso a tutti. Una novità della NEP è la creazione degli School Complex, gruppi di scuole secondarie e primarie della stessa zona che collaborano per condividere risorse e migliorare l’insegnamento, soprattutto nelle aree rurali.
Per approfondire questo aspetto, si consiglia la lettura dell’articolo Il ruolo degli School Complex nel sistema scolastico indiano.
Come si diventa insegnanti in India
I requisiti per insegnare nelle scuole indiane possono variare da stato a stato, ma hanno alcuni punti in comune.
Gli insegnanti delle scuole elementari e medie devono possedere un titolo di laurea e un diploma di insegnamento, come il Bachelor of Education (B.Ed.).
Per le classi I-VIII delle scuole statali, inoltre, è necessario superare il Teacher Eligibility Test (TET), un esame di abilitazione che valuta le competenze pedagogiche.
Il percorso di studi prevede anche l’esperienza pratica in aula, fondamentale per sviluppare le capacità didattiche.
Per insegnare nelle scuole superiori o nelle università, oltre alla laurea e al B.Ed., potrebbe essere richiesto un master in educazione o nella disciplina specifica.
Infine, gli insegnanti devono iscriversi ai registri professionali e seguire corsi di aggiornamento per mantenere l’abilitazione.
Conoscevi il funzionamento del sistema scolastico indiano? Quali aspetti ti hanno colpito di più? Diccelo nei commenti.