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Oggi, con lo sviluppo della tecnologia e della digitalizzazione, si tende a sottovalutare le materie umanistiche. In particolare, inoltre, ci si chiede se abbia ancora senso avere delle scuole superiori incentrate prevalentemente, per nove ore alla settimana, nello studio del greco antico e del latino, due lingue che oggi non si parlano nemmeno più.
Ha ancora senso continuare a insegnare il greco e il latino oggi?
Lo sviluppo della tecnologia, la diffusione di Internet fra le mura domestiche, la facilità nel reperire i dati e i bassi costi economici sono solo alcune delle condizioni che hanno favorito l’e-learning. Nel 2020, poi, la pandemia ha reso le lezioni online indispensabili.
Uno dei problemi con la didattica a distanza è che a volte i docenti non sono sufficientemente pronti. Oggi vi diamo qualche consiglio per rendere le vostre lezioni online il più efficaci e piacevoli possibili.
Qui potete leggere l’articolo inglese a cui ci siamo ispirati.
Ecco un articolo di Medium che abbiamo selezionato e tradotto per voi.
In Italia si stima che oltre due milioni di persone manifestino dislessia e altri disturbi specifici dell’apprendimento.
A essere precisi, non esistono dati ufficiali sul numero totale di persone con DSA, anche perché questi tipi di disturbi vengono diagnosticati in maniera diffusa da meno di trent’anni.
In base all’ultima indagine pubblicata dal Ministero dell’Istruzione, relativa all’anno scolastico 2018/2019, gli alunni frequentanti le scuole italiane a cui è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento sono 298.114, ovvero il 4,9% sul totale.
Proiettando questa percentuale sulla popolazione nazionale, si può quindi ipotizzare che le persone con DSA in Italia siano oltre 2 milioni.
Si tratta di romanzi dove la figura dell’insegnante è fondamentale e di manuali pratici che vi possono tornare utili in classe. Sono tutti testi ottimi per questa professione: potete leggerli per voi oppure regalarli a un collega.
Abbiamo raccolto per voi le storie più interessanti di atleti studenti.
Che bel video! Sarebbe molto utile condividerlo subito nella mia classe virtuale!
Questo esercizio è perfetto per riprendere l’argomento trattato settimana scorsa: adesso creo un compito da svolgere per i miei ragazzi!
Ho appena trovato in rete questa immagine, mi piacerebbe condividerla sulla bacheca del corso così potremo commentarla insieme durante la lezione di domani!
Avete pronunciato frasi simili almeno una volta negli ultimi mesi, vero?
Condividere risorse da commentare insieme, approfondire il testo di una pagina particolare del libro e assegnare compiti su un argomento affrontato durante le ore di lezione sono esigenze frequenti nella programmazione delle attività scolastiche, soprattutto quando l’utilizzo delle piattaforme digitali per la didattica sostituisce l’esperienza classica dell’aula.
Diventa quindi fondamentale favorire un collegamento immediato tra il libro – punto di partenza insostituibile dell’insegnamento – e gli ambienti di classe virtuale, ormai largamente diffusi per lo svolgimento delle lezioni a distanza.
Ed è proprio questo l’obiettivo che ha ispirato la realizzazione della nuova funzionalità che oggi abbiamo il piacere di presentarvi: condividere le risorse del libro – o i materiali personali – all’interno dei propri corsi di bSmart Classroom o di Google Classroom, due delle piattaforme più diffuse nella scuola italiana.
In questo post vedremo insieme come sfruttare al massimo questa interessante novità.
In questi mesi di emergenza la didattica digitale ha guadagnato un ruolo rilevante nelle attività scolastiche e avere a disposizione i propri libri di scuola in formato digitale è diventato non solo utile, ma in alcuni casi necessario.
Anche quest’anno abbiamo in serbo per voi qualche novità per il rientro in classe… pronti a scoprire di che cosa si tratta?
(Se siete di fretta e non potete leggere ora il post, andate a guardare il video tutorial!)
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